Fotografie di Alessio Cabras

Nati in un mondo 2.0, dall’inizio della pandemia hanno dovuto fare i conti con il futuro.
Un futuro incerto in una società che non è pronta ad accoglierli.

Additati come untori, i giovani sono stati il capro espiatorio nelle varie fasi che hanno caratterizzato la diffusione del virus: colpevoli di fare ciò che hanno sempre fatto. Piccoli gesti – come strette di mano e abbracci – che prima erano la normalità, ora sono considerati rischiosi.