La strada racconta

Fotografie di Andrea Agostini

Centocelle è un quartiere popolare nella periferia a sud est di Roma. 

Una borgata dove le vie hanno lo stesso nome delle piante, lontana dai fasti architettonici del centro storico ma impreziosita da piccoli parchi, negozi di artigiani, ristoranti e bistrot che cercano di sopravvivere tra poche risorse e mille difficoltà.

Qui la strada non è lastricata da sanpietrini ma da asfalto e buche rattoppate. Ma poco importa perché rimane, come in tutte le periferie, il rifugio preferito di giovani ed anziani, spazio di aggregazione e testimone, in questo momento storico così incerto, di un passaggio fondamentale: il ritorno alla vita.

Nel corso della mia ricerca ho scoperto angoli sconosciuti ed osservato gli abitanti del quartiere affrontare la quarantena per poi riemergere e riappropriarsi, in maniera goffa e incredula, di spazi e abitudini spesso date per scontate. 

Ho incrociato sguardi spaesati dall’idea di una nuova «distanza» e consapevoli del futuro incerto.

Ho visto il coraggio di chi lotta in prima linea e le difficoltà di chi non riesce a ripartire.

Perché la periferia non si lascia travolgere né abbattere: c’è una nuova umanità che lotta, con forza e resilienza, e poi rimane in attesa. 

E la strada è lì, che la osserva e ne raccoglie gli sguardi, i pensieri, le ombre e le paure, diventando così testimone di un cambiamento epocale.