DIMENTICARE LA NOTTE – CITTÀ E GENERE

Dimenticare La Notte è un progetto che si focalizza sulla relazione fra il genere femminile e la notte raccontata in quanto spazio e tempo. La scelta di rappresentare questi due elementi assieme, nasce dalla necessità di documentare la mia esperienza, che purtroppo è analoga a quella di molte donne: di notte non mi sono mai sentita al sicuro.

Ho deciso di parlare di giovani donne non solo per l’età che ho, dunque comprendendo a pieno l’esperienza, ma anche per sottolineare che nonostante il tema sia affrontato da anni, continuiamo a essere prota- goniste di esperienze condivise fra donne di generazioni passate, pre- senti e probabilmente future. Per poter comprendere i meccanismi che governano la violenza di genere, bisogna decostruirne gli stereoti- pi, analizzandola riconoscendone ogni sua gravità, soprattutto nei casi specifici in cui le azioni e le reazioni che ne derivano vengono minimiz- zate. La notte, di per sé non fa paura. La paura viene scaturita da un determinato contesto, da ciò che non posso prevedere, o che in certi casi, spero non accada. La notte diventa palcoscenico di esperienze negative… il problema non è la notte, ma chi si sente legittimato ad agire in quel contesto, colui che si appropria di uno spazio per trasformarlo nei confronti del genere femminile, facendolo diventare spesso sinoni- mo di paura, debolezza e senso di colpa. In quanto singoli individui, non dobbiamo avere la presunzione di ergere dei parametri di valutazione nei confronti di esperienze personali. Per me, la violenza di genere

è tutto ciò che mi ha fatta stare male, non mi ha fatta sentire al sicuro, ciò che mi ha fatto dubitare di me stessa… che mi ha costretta a dare delle giustificazioni. Tutte noi, purtroppo, abbiamo vissuto almeno una volta La Notte. La Notte che sarà difficile da dimenticare.