THANK GOD FOR MY LIFE

 

Fotografie di Carlo Barberio

Il reportage racconta di alcune tra le migliaia di ragazze che ogni giorno cercano di giungere in Europa dall’Africa subsahariana, lontano da conflitti e carestie. Spesso sono originarie di Benin City, principale snodo di traffico umano dell’Africa e quasi sempre la meta finale è l’Italia, precisamente Castel Volturno. La sola via per loro è affidarsi ai trafficanti di esseri umani, che gestiscono un immane business, schiavizzando donne, spesso minorenni

La loro esistenza è totalmente piegata alla logica della mercificazione del corpo e le loro menti subiscono un indottrinamento tale da ipnotizzarle, obbligandole alla felicità. Un ruolo chiave è svolto dai pastori delle chiese pentecostali. Essi hanno il potere di convincerle che la loro vita, sui marciapiedi di Castel Volturno, sia un dono, e se rispettano gli accordi, Dio le ricompenserà. 

Per fortuna le ragazze del reportage sono riuscite a liberarsi da questo inferno.

 

 

“Thank God for my life”. Zara in albergo. Trecase, Napoli

Le madame e le loro protette sono assidue frequentatrici delle messe e spesso partecipano all’organizzazione per le celebrazioni delle funzioni. Domenica. Chiesa Pentecostale. Castel Volturno, Caserta

Si inizia a stare in strada sin dalle prime luci del mattino. Caserta, area industriale.

Il ritmo frenetico delle loro giornate permette solo qualche breve momento di pausa. Casa adibita a Bar. Castel Volturno.

Zara, appena maggiorenne, in questa condizione non riesce a trovare la propria identità, le manca l’autostima e ogni giorno cerca una via di fuga. E ci riuscirà. Castel Volturno, Caserta

A volte Zara e altre ragazze lasciano i marciapiedi dove sono confinate per cercare un posto dove sognare e sperare in qualcosa di diverso per il loro futuro. Poggiomarino, Napoli

Ogni notte, nella zona industriale di Napoli, luogo desolato e pericoloso, ragazze, soprattutto nigeriane, affollano le strade e i marciapiedi. Molte di queste ragazze sono minorenni. Zona industriale, Napoli.

A causa della crisi del turismo e sull’orlo della bancarotta, molti alberghi nell’area vesuviana di Napoli, affittano stanze a prostitute e ai loro clienti. Terzigno, Napoli.

Il calvario di Zara finisce qui. Aveva un debito che ammontava a 3000 euro ma ha avuto il coraggio di scappare senza lasciare traccia, smettendo così di essere Zara o Bella per tornare ad essere Hope. Terzigno, Napoli

Il denaro delle ragazze sottoposte è gestito interamente dalle loro “mamam” e dagli uomini del gruppo. Casale, Caserta.

La notte di Capodanno all’esterno della chiesa pentecostale. Castel Volturno, Caserta.

Gruppi di nigeriani possiedono numerose ville nella zona di Casale e Castel Volturno che possono essere utilizzate per feste, cerimonie e talvolta diventano anche chiese pentecostali. Castel Volturno, Caserta.

Casa di Fortuna. Casale, Caserta

I pastori hanno il compito di eliminare gli spiriti maligni e di “purificare” le ragazze, ma soprattutto hanno il potere di persuaderle a restare legate alle loro “mamam” qualora sorgessero dubbi sulla propria triste condizione. Chiesa pentecostale. Castel Volturno

La domenica pomeriggio tutti si ritrovano a casa di Fortuna dove mangiano e bevono fino a tarda sera. Casale, Caserta

Spiaggia di Castel Volturno. Caserta

Per ottenere più clienti, le ragazze sono costrette dalle loro mamam a occidentalizzarsi con abiti europei e parrucche lisce o bionde. Nei giorni di riposo, Fortuna torna in sé indossando abiti tradizionali nei quali riesce a riconoscersi. Casale, Caserta.

Fortuna nel giorno del suo compleanno, dopo la videochiamata con la figlia che vive in Nigeria, è rimasta pensierosa tutto il giorno. Casale, Caserta.

Joy, prima di questo giorno, aveva visto il mare solo il tempo della traversata sulla barca che l’ha portata dalla Libia all’Europa. In quella occasione la barca, riempita oltre ogni limite, si ribaltò. Lei è stata salvata ma suo marito ha perso la vita. Dopo un anno dall’incidente siamo andati al mare ed è stato bellissimo vederla godersi la spiaggia e il mare come una qualsiasi persona libera e indipendente. Castel Volturno, Caserta.