Guardare oltre

Fotografie di Francesca Angelini

 

 

 

Guardare oltre è un progetto fotografico che racconta del baseball ciechi e della vita reale dei giocatori. Handicap visivo e cecità non devono essere visti come un’etichetta, ma come una caratteristica. Nella vita di tutti i giorni, le cose che non ci appartengono, molte volte ci fanno paura o non sappiamo bene come affrontarle, ma tutto ciò appartiene a un nostro limite mentale. Eliminando le etichette che associamo a quello che non conosciamo, si riesce a trovare ed a vedere oltre, trovando la normalità in situazioni molto distanti da noi.

I non vedenti non amano esser visti come eroi. Per loro tutto questo è la normalità, ogni gesto che fanno corrisponde alla loro identità, e tutto ciò non appartiene di certo a supereroi con mantello, torce, caschi o spade laser. La normalità risiede nella vita di ognuno noi.

 

 

 

I giocatori indossano tutti delle mascherine protettive e completamente oscuranti per fare in modo che tutti siano alla pari, ipovedenti e non vedenti.

 

 

 

 

Il battitore è salvo se giunge in seconda base anticipando la presa del difensore vedente, a contatto del cuscino.

 

 

 

 

La pallina al suo interno ha delle campanelle per essere sentita dai giocatori in difesa.

 

 

 

 

Il battitore batte in autonomia la palla. Questa per essere considerata in “gioco“ deve superare la linea di “BUONA” dopo aver rimbalzato almeno una volta in campo.

 

 

 

 

Il battitore tenta di raggiungere la seconda base oltrepassando la prima base sonora, prima che il difensore intercetti la battuta.

 

 

 

 

Nel dugout sono sempre presenti delle persone vedenti che raccontano ai giocatori quello che sta accadendo in partita.

 

 

 

 

Prima base sonora, dettaglio dell’altoparlante che viene riposto sotto alla griglia.

 

 

 

 

La base sonora viene attivata manualmente da un vedente dal momento in cui il battitore colpisce la palla e viene disattivata nel momento in cui il giocatore la supera e ci gira intorno.

 

 

 

 

L’home run è la parte finale della corsa, quella che se portata a termine segna il punto.