Uniti da ciò che ci separa

 

Fotografie di Alessandro Cristofoletti

 

Storytelling fotografico lungo lungo la frontiera fra Italia e Francia.
La selezione presentata riassume la prima parte di un lavoro sul confine terrestre italiano da Ventimiglia a Trieste, passando attraverso l’intero arco alpino, da sempre teatro di movimenti, scontri, incontri, scambi e conflitti. Il progetto sarà completato nel 2022.

Siamo i figli del periodo di pace e libertà più lungo della storia d’Europa, tuttavia il periodo storico che viviamo sta prepotentemente riportando l’idea di confine nelle nostre vite.

Nella separazione è racchiuso qualcosa di profondo e in parte inaccessibile: il limite, e la difficoltà (o impossibilità) di varcarlo. Oltre la soglia c’è l’altro, sia esso popolo, uomo/donna, un luogo, la natura, il contesto in cui viviamo, noi stessi attraverso lo specchio o in un altro tempo.
Come una cucitura congiunge e distingue due pezzi di tessuto, ogni frontiera, interna o esterna, divide e unisce elementi diversi e insegna come si possono costruire le relazioni. Ogni barriera fisica e tangibile è la proiezione di una barriera interna, e un invito implicito a conoscerla, ad accettarla, e, quando possibile e costruttivo, ad aggirarla, se non ad abbatterla.

Sono nato e cresciuto a cavallo fra il Trentino e l’Alto Adige, fra Salorno e San Michele all’Adige, lungo una linea di confine invisibile ma reale nella percezione delle persone, nell’uso della lingua, nell’architettura. Questo dualismo, a volte pacifico, a volte conflittuale, è cresciuto in me, mi ha accompagnato negli anni, in tutto il mio lavoro e mi ha spronato a viaggiare alla ricerca del confronto con l’altro.

Uniti da ciò che ci separa rappresenta contemporaneamente un’indagine intima delle mie radici e un soggetto di forte attualità. Nell’ultimo anno i confini sono tornati sulla bocca e nelle menti di tutti come qualcosa di estremamente tangibile e limitante. Questo progetto è un tentativo di scoprire quanto i limiti di un confine possano trasformare, stimolare o impedire le relazioni fra esseri umani.