Fotografie di Benedetta Di Ruggiero e Diego Sartorio

 

Il Covid-19 ha portato l’uomo ad immergersi in quello che viene definito uno “stream of consciousness”, ovvero un flusso di pensieri infinito e senza filtri, che lo ha spinto a rivalutare passi e decisioni prese prima della pandemia, come se questa esperienza di reclusione e distanziamento, questa incertezza sociale ed economica, rappresentasse una sorta di rinascita.

Si è sentita la necessità di un riavvicinamento alla natura, di una fuga dall’individualismo e dal senso di isolamento, per dirottare il proprio stile di vita verso scelte più sostenibili.

Ed ecco quindi emergere la realtà degli Ecovillaggi, ovvero delle comunità̀ intenzionali ecosostenibili, che riconoscono il valore dell’umanità̀ condivisa, della forza delle comunità̀ locali e del legame con la natura.

Unlocked è uno sguardo discreto su queste realtà, sulle persone che ne fanno parte e su chi vi si sta avvicinando.

Yurta, Ecovillaggio solare, Gubbio (PG), Ottobre 2020. 

In ogni Ecovillaggio è comune trovare una Yurta, abitazione tipica del popolo nomade della Mongolia, ovvero una costruzione ecosostenibile e ben inserita nel contesto naturale da cui ne trae il materiale di cui è fatta. Essa rappresenta la mancanza di spreco e l’eco-compatibilità̀ come scelta sociale. 

Ecovillaggio Rays, Gerfalco (GR), Agosto 2020. 

Claudia si rinfresca nel laghetto artificiale dell’ecovillaggio Rays insieme ad alcuni bambini. Questo piccolo lago raccoglie l’acqua in eccesso della fonte, che essendo copiosa, prima di arrivarvi riempie un cassone ed una piscina, così da soddisfare il fabbisogno idrico dell’ecovillaggio anche in momenti di siccità̀. 

Martina e la sua famiglia nel loro furgone, Ecovillaggio Rays, Gerfalco (GR), Agosto 2020. 

Martina, da tempo scettica sulle metodologie di insegnamento nelle scuole primarie, ha iniziato a cercare un’alternativa scolastica per le sue figlie. Crede che i bambini debbano sviluppare le proprie capacità al proprio ritmo e con piacere, possibilmente a contatto con la natura. Al momento si è avvicinata a diversi metodi di insegnamento alternativo, tra cui l’educazione “senza zaino” e la “scuola parentale”. Lo scoppio della pandemia e il conseguente adeguamento delle scuole ordinarie alle norme di sicurezza ed igiene, ha reso Martina ancora più̀ determinata nella sua ricerca. 

Torri Superiore (IM), Ottobre 2020. 

Sostenibilità̀ e rispetto della natura sono i fondamenti principali degli Ecovillaggi. L’obiettivo è quindi quello usare tecnologie con il minor impatto ambientale possibile.

Marcello, Comunità intenzionale Yana Casa Portale, Sasso Marconi (BO), Novembre 2020. 

Marcello trasporta ceste che serviranno per la raccolta delle mele nella comunità̀ intenzionale Yana.
La produzione di frutta e ortaggi è sufficiente per l’autosostentamento, mentre le eccedenze vengono scambiate o vendute localmente così da provvedere alle altre necessità della comunità̀.

Afaq, Borgo Ristrutturato di Torri Superiore (IM), Ottobre 2020. 

Afaq viene dalla Francia e sta facendo un’esperienza di woofing (WOOF: World Wide Opportunities on Or- ganic Farms) all’Ecovillaggio Torri Superiore. Attraverso il Woofing, che permette di immergersi in ambienti incontaminati e di partecipare alla loro conservazione fornendo aiuto e manodopera, è riuscito a spostarsi in un luogo dove potesse vivere più̀ in libertà date le restrizioni dovute al Covid. 

Beatrix, Utopiaggia, Montegabbione (TR), Ottobre 2020. 

Beatrix è una abitante di Utopiaggia, una comunità̀ intenzionale nata nelle campagne umbre nel 1982. Utopiaggia inizialmente contava una cinquantina di membri tra adulti e bambini, tutti tedeschi. Oggi, dopo quasi quarant’anni, diciotto persone continuano a viverci stabilmente, condividendo valori e aspettative. Nel corso della sua storia, Utopiaggia si è concentrata sullo sviluppo e la pratica di forme sociali di convivenza e su una vita a contatto con la natura. I suoi abitanti vogliono vivere senza gerarchia, in solidarietà̀, come uguali in un rapporto co-produttivo con la natura. 

Thea durante la raccolta delle olive, Borgo Ristrutturato di Torri Superiore (IM), Ottobre 2020. 

Thea ha 18 anni, originaria di Siena, ha frequentato le scuole superiori in un college inglese. Terminati gli studi è rientrata in Italia e, prima di scegliere quale cammino intraprendere, ha deciso di fare esperienza nel mondo degli Ecovillaggi. Questa volontà nasce a seguito della sua partecipazione alla Transmission School di Volterra che, basata su uno spirito di collaborazione e un modo di vivere ecologico e sostenibile, vuole esplorare le relazioni, le connessioni, la spiritualità̀ e l’auto-guarigione. 

Ecovillaggio Rays, Gerfalco (GR), Agosto 2020. 

Debora viaggia da 4 anni con il suo partner ei loro figli in giro per il mondo, facendosi ospitare, condividendo esperienze e avvicinandosi a culture diverse. Definisce se stessa e la sua famiglia come nomadi e crede forte- mente nella filosofia del Worldschooling. Per i Worldschoolers, viaggiare lentamente e immergersi in nuove culture e ambienti, è un modo naturale e intuitivo per insegnare ai bambini. Worldschooling è un movimento educati- vo che riconosce che uno studente non può̀ ricevere un’istruzione maggio- re che sperimentando e interagendo con il mondo che lo circonda. Dato il periodo che stiamo vivendo, Debora ha deciso di fermarsi e sta ricercando nella dimensione degli Ecovillaggi la sua nuova realtà̀.