Una seconda vita dopo la città

Fotografie di Giuseppe Scianna

Roberto nella sua vita è sempre andato alla ricerca della costruzione di un futuro migliore per se stesso e per gli altri, ospitando persone provenienti da diverse parti del mondo come Tokyo, Rio , Parigi ecc.. facendole immergere totalmente in luoghi rurali, creando così una comunità dove vivere in maniera quasi autosufficiente, aspirando ad uno stile di vita più sano. Tutto ciò viene vissuto in un in Sicilia precisamente ad Augusta immerso tra le piantagioni tipiche mediterranee e la vegetazione tropicale, in cui queste persone giornalmente producono. Vendono e mangiano alimenti biologici realizzati nel pieno rispetto dell’ambiente e dei lavoratori che decidono di viverci, cercando, inoltre, di integrare più famiglie possibili, con lo scopo di creare un vero e proprio mondo in cui regnano l’armonia, la collettività e la passione della condivisione, valori fondamentali coltivati ogni giorno da ogni singola persona.

 

 

Roberto nella scogliera di Brucoli (Città di mare in Sicilia).Roberto è il creatore e il fruitore di questa realtà, la sua idea da un decennio a questa parte è quella di ripopolare questo piccolo villaggio situato ad Augusta, dandogli un piccolo appezzamento di terra, del cibo e una casa, responsabilizzando e insegnando loro i valori della terra.

Squarcio dell’abitazione della comunità. 

Malick mentre impasta il calcestruzzo per la realizzazione della propria abitazione. Viene da Marsiglia ed ha 24 anni. E’ stanco di inseguire quello che gli imponeva la società, i ritmi frenetici della città, proprio per questo grazie al web ha scoperto il mondo di Roberto che approfittando della quarantena da covid 19 non lascio più. 

Francesco ha 42 anni ed è originario delle Favelas di Rio, nella sua vita ha sempre lottato per la sua libertà e per i sani principi, nonostante il suo posto non gli offrisse tanto. Adesso ama la Sicilia e leggere, ben presto diventerà un insegnante di botanica. 

Dettaglio del pollaio. 

Un carico di nuove piante di Avogado per aumentare la coltivazione di ognuno di loro ma sopratutto la responsabilità dei ragazzi. Per renderli sempre più uniti dando sempre più il concetto di comunità, Roberto aumenta le responsabilità facendogli coltivare nei suoi 5 ettari disponibili quello che gli pare, portando a termine dall’inizio fino alla raccolta quello che hanno deciso di piantarvi, dividendo poi il ricavato ottenuto. 

Scena di lavoro all’interno del capannone raffigurante Roberto e Giacomo. 

Dettaglio della stanza dove vivono Malick e Giacomo. 

Moustafa all’interno del bananeto osserva la loro crescita. Moustafa è stata la prima persona ad inserirsi nella comunità dieci anni fa. Viene dal Marocco e da poco  è nata sua figlia, la prima bambina della comunità. 

Malick e Francesco all’interno del campo di coltivazione.

Incendio sul campo causato dell’elevata temperatura climatica. 

Dettaglio bagno chimico. 

L’intera comunità due volte al mese si adopera per ripulire le coste siciliane dalla spazzatura ma sopratutto dalla plastica. 

Squarcio di casa della comunità all’alba. 

Rientro a casa dopo una giornata di lavoro nei campi. 

Fusako, Katie e Francesco preparano la cena all’interno della loro abitazione, le diverse nazionalità generano tanto folklore e sapere alla comunità. E’ uno scambio continuo di novità, sopratutto sul cibo. Fusako è giapponese e viene da Tokyo, mentre Katie da Parigi. 

Circa 25 cani fanno compagnia a tutta la comunità, la quale adotta tanti cani trovati nelle campagne o città. Lucky e Eros sono gli ultimi due arrivati da poco a casa, trovati vicino ai cassonetti della spazzatura a largo delle coste.