Fotografie di Andrea Squeo
Rubrica: Quarantine Diary
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Il progetto nasce in modo intuitivo e immediato, non c’è altro da fare se non accettare la situazione. Accettare non significa rassegnarsi, quindi mi sono detto “Abiti a Quarto e sei in quarantena” da qui il titolo e l’inizio del progetto. Sono certo che questa situazione sia qui per darci una NETTA svegliata di coscienza, il modo meccanico di vivere la vita di prima non funziona piu. Chi è pronto al cambiamento interiore andrà avanti, il resto verrà spazzato via com’è sempre accaduto (sono mie idee non è la verità assoluta) – gli alberi fioriscono per far si che il vento faccia cadere questi quando la vita non ne ha piu bisogno per farli rinascere la stagione successiva. – E’ la vita che è in continuo movimento.
“Voglio scattare ciò che vivo intorno a me “ dall’interno all’esterno, dalle persone ai palazzi, ovvero ciò che mi circonda, che mi circonda in questo momento, perchè questo momento è l’unica cosa che esiste.Il passato lo ricordi o rammenti con il cuore nel primo caso o con la mente con il secondo, oppure lo racconteranno le nostre fotografie che vengono scattate in questo momento, mentre il futuro è un effetto collaterale di come viviamo adesso sempre in questo momento, dalle nostre azioni alla nostra immaginazione.
La natura umana ha bisogno del contatto fisico, specialmente nei bambini, altrimenti si provocano disagi psicologici con il procedere della vita. (ma non voglio addentrare in questo discorso). Mentre andavo a fare la spesa o a buttare la spazzatura ho incontrato esseri umani che interagivano, a prescindere dai giudizi umani questo è ciò che vivo io qui. La fotografia per me è un linguaggio per mandare un messaggio, e dietro queste fotografie c’è il mio.
Ognuno di noi ha a disposizione un mezzo per un fine, per me la domanda di questa quarantena e di queste foto è: “ il tuo fine qual’è ?”