Fotografie di Giulio Ielardi

 

GRA è l’autostrada A90, meglio nota come Grande Raccordo Anulare, che circonda la città di Roma. Un anello a sei corsie – tre per senso di marcia – lungo quasi settanta chilometri con trentatré uscite, gallerie, ponti, svincoli, complanari. Centocinquantamila veicoli al giorno a percorrerlo.

 

Completato nel 1970 ma in eterna trasformazione, oggi il GRA è parte della vita quotidiana dei romani assai più del centro storico e dei suoi monumenti famosi in tutto il mondo.

 

Il paesaggio attraversato, disegnato, creato dal GRA non è facilmente descrivibile. Né città né campagna, nel suo circolare svolgersi accosta falansteri di periferia e tesori archeologici, centri commerciali e tenute agricole, rivendite di lampadari e carrozzerie, terminal di bus e luoghi di culto.

 

Lungo il plurimo cordone d’asfalto si genera e propaga un orizzonte artificiale di cartelli e indicatori lampioni tralicci scritte stazioni di servizio guard-rail pannelli antirumore frecce antenne SOS. Sopra, sotto e tutt’intorno, prati insperati e filari di pilastri in cemento armato a sostenere i viadotti e i tunnel, realtà aumentata per motociclisti e street artist, greggi e cosplayer.

 

Visioni e rumori che quasi non conoscono sosta. Un mondo rutilante, una Roma di avvenire e di macerie piena di energia come forse nessuna.

 

Percorso migliaia di volte, il GRA non l’abbiamo mai visto.