Alessandra Del Vecchio
Sono Alessandra Del Vecchio, classe ’91, nata e cresciuta a Genova, formata a Roma.
Mi laureo in Lingue e mi specializzo in Editoria e Giornalismo. Per quanto riguarda la fotografia nessuna esperienza a livello accademico, solo un padre che silenziosamente, e con gli occhi, mi ha tramandato tutto. Infatti il mio rapporto con essa nasce in analogico, quando le reflex digitali hanno iniziato ad essere, a fatica, alla portata anche degli amatoriali, si trasforma e si riempie si tentativi ed esperimenti, di studio personale e di ricerca. Ma come tutta la mia persona, non riesco a dimenticare. E quindi ritorno all’analogico, con nuove idee e nuove consapevolezze, con un’altra età e un altro approccio.
La mia formazione a Roma è piena di contraddizioni. Periferie, identità ignote, un mondo lontano anni luce dalla mia città. E’ una cosa che va capita a pieno quella di non essere tutti uguali, tra esseri umani ma anche tra agglomerati di persone e personaggi che costruiscono la propria identità in base al contesto. E quello di Roma è un contesto crudo per chi ci nasce, crudele per chi ci cresce. Una crudeltà da assaporare, da vivere, un disagio che si percepisce come entità.
Ho provato tante volte a raccontare Roma a chi non ci ha vissuto, chi conosce solo Colosseo e Piazza di Spagna. Non ci riesco, e non riesco a raccontarla neanche a me stessa delle volte.