Annalisa Durighello

Mi chiamo Annalisa Durighello, ho 24 anni e da 2 anni lavoro come fotografa.

Mi sono avvicinata alla fotografia e alla riproduzione visuale delle cose/situazioni da piccola grazie a mia madre, che ha sempre avuto la passione per la pittura. Oltre a questo si cimentava nel ritrarre i propri figli con una macchina fotografica analogica.

Cerco una fotografia semplice, spontanea ma attenta ed elegante.

Qualcuno, tempo fa, mi ha detto che in qualità di fotografo dovrei scegliere un settore dentro al quale incanalarmi. Invece per me è diverso: accetto tutti (quasi) lavori che mi vengono richiesti e cerco di svolgerli però, a mio modo e dando il massimo.

Svolgo i servizi come se mi venissero tutti pagati milioni. Cerco di consegnare una qualità di foto, e non una quantità.

Mi è stata offerta una residenza a Fabrica. Questo sarà il mio impegno per il mese di settembre.

Il mio sogno sarebbe lavorare come ritrattista per qualche rivista. Mi piacerebbe essere rappresentata da un’agenzia per avere una sicurezza e per avere l’occasione di lavorare in gruppo. (La cosa che mi manca di più da quando sono freelance…)

Ho sempre cercato di risultare semplice e non invasiva anche nell’uso delle ottiche. Non ho mai utilizzato un’ottica diversa dal 50mm 1.8. Lo ritengo umano. Come il tipo di fotografia che mi piacerebbe fare.

Le mie fotografie sono quindi, come si dice, il frutto dei libri che ho letto e dei film che ho visto, ma prima ancora sono il frutto dell’amore che mi è stato dato dalla mia famiglia, l’eleganza di mia nonna, le serate dietro al bar come cameriera o lavorando da operaia.

Aggiungo anche la durezza di mio nonno e dei nostri caffè silenziosi, il potere degli occhi del mio lupo, le notti insonni per l’auto-allenamento, il mio amore per i cavalli, la serenità della mia vera amicizia, il vento fresco della mia campagna, l’energia di la mia giovinezza e la determinazione derivavano dagli sforzi fatti finora.

Poi ci sono le regole di composizione.

 

 

Le storie di Annalisa