Via di qua

Fotografie di Andrea Astolfi

Il 19 maggio 2019 ho lasciato la mia stanza in via s., nel quartiere di Nolo, in quel di Milano. Non è stato un brutto giorno. All’uopo avevo rabberciato dei cartoni di ogni dimensione e colore, contenenti di tutto: 32 il totale. Due appendiabiti a rotelle stracolmi, 3 lampade, un comodino, una sedia e almeno 8 rotoli di carta da regalo ancora perfettamente – ad eccezione di uno – incellofanati. Quella mattina ricordo, passava una pioggerellina fina, come non se ne vedono più a Milano, sotto un cielo grigio-azzuro tutto lombardo. Le 11 am quando, giunto il babbo, iniziammo a sgomberare la stanza, caricando tutto il resto su un furgone bianco-giallo-nero, posteggiato lì, sul marciapiede umidiccio della strada. 40 i minuti e via. Da allora, a Milano ho fatto solo qualche capatina di necessità. Perché Milano si sa: è città d’avventura, di fortuna e di fuga. Capitalizzandoli i miei anni a Milano sono stati 5. 1, 2, 3, 4, 5. Eccoli qua. E incontri, solitudini, amore, rogne. Per testamento queste 20 foto, che poco hanno a che fare con incontri, solitudini, amore, rogne, ma tutto hanno a che fare con incontri, solitudini, amore, rogne. L’ultima, ero già via di là – fortunatamente.

Tutte le foto del progetto sono state scattate in analogico, con rullini kodak e fuji 200 asa, attraverso la lente di quella meravigliosa macchina che è la Voigtländer Vito C – al momento in riparazione. Sviluppate rigorosamente nella città di Milano, precisamente nel quartiere di Bovisa, presso il laboratorio della grandissima Emma.

via s._nolo_milan vista sulla città questa è facile questa no 3 118 mi son girato hortus conclusus
in out che rombo! non dava pioggia andando per lidi non ho visto questo scena amena non ci tiene ricordalo rebus sono notti piovose ultima nottevia di là