Lo scalo di Porta Genova

Fotografie di Daniele Zipeto

All’interno di una città lo scalo ferroviario è uno degli ultimi grandi vuoti urbani, una rottura all’interno del tessuto costruito che separa il centro dalla periferia. Oggi la sua funzione originaria di scalo merci non è più necessaria e si presenta come un luogo abbandonato e indefinito, chiuso dentro mura che lo separano dal fitto costruito circostante.

In questa indagine, portata avanti durante la tesi in architettura, la fotografia diventa uno strumento conoscitivo capace di proporre uno scenario ravvicinato più approfondito della realtà fisica, attraverso una lettura trasversale del territorio. Organizzato in quattro capitoli che si chiudono con montaggi a doppia pagina, il flusso di immagini è stato appunto studiato per presentare allo spettatore un viaggio dove i cambi di focale restituiscono l’esperienza dell’esplorazione della città, in cui emergono i caratteri urbani attraverso la lente di chi la attraversa e la prova a comprendere. In un continuo movimento dalla scala architettonica a quella urbana, il racconto restituisce la percezione dell’uomo all’interno dello spazio mettendo in relazione pieni e vuoti, architettura e spazio pubblico.

Il risultato è una delle tante possibili letture di Porta Genova, usando i temi architettonici contenuti nel suo contesto: lo scalo ferroviario e le mura; la stazione e la piazza con la sua natura caotica; il sistema del verde e dell’acqua; fino ad arrivare ai fabbricati storici (e non) del quartiere Tortona.

FERMATA DEL TRENO DELLA STAZIONE DI PORTA GENOVA

La prima vista all’arrivo. La fermata della stazione con alle spalle gli edifici industriali tagliati fuori dal centro città

I SEGNI DEL TERRITORIO

Gli spazi vuoti all’interno del costruito creano grandi macchie nel territorio: l’erba dello scalo e l’acqua della Darsena creano macchie di colore diverso

LA STAZIONE SEPARATA DAL CONTESTO

Vista dai binari ferroviari degli edifici che circondano la stazione e del vecchio deposito in disuso

IL CONTESTO SEPARATO DALLA STAZIONE

Vista degli edifici che circondano la stazione dietro alle mura di confine dello scalo

AATTRAVERSO LO SCALO

Questo montaggio che seziona lo scalo supera l’ostacolo visivo delle mura, mostrando i viali di accesso adiacenti ad esse. Rimane in ogni ripresa come riferimento la torre in lontananza, che svetta rispetto al resto

GLI EDIFICI SUL CONFINE

Gli edifici che si affacciano sullo scalo e il passaggio pedonale oggi in disuso

GLI EDIFICI DEL PIAZZALE

Gli edifici che si affacciano sulla piazza della stazione. Sopra le teste dei passanti le ragnatele formate dai cavi intrecciati dei tram

SUPERARE IL NAVIGLIO

Il percorso che dalla stazione si muove verso la periferia, superando il Naviglio, è accompagnato dalla ragnatela di cavi

I SEGNI DEL TERRITORIO

Gli assi che tagliano il costruito creano grandi rette all’interno del territorio: ancora una volta l’erba dove passano i binari e l’acqua del Naviglio colorano il territorio dall’alto

LA PIAZZA E I CAVI DEL TRAM

Ricostruzione delle facciate dei palazzi intorno alla stazione, interrotte dagli assi stradali che portano alla piazza. I cavi del tram creano una fitta trama di ragnatele nel cielo

UN CONTESTO (NON) RECENTE

Gli edifici della città moderna danno una nuova identità alle ex aree suburbane. L’ampliamento dei centri urbani ha inglobato le aree industriali del passato come Tortona, quartiere oggi completamente rinnovato

LE RESIDENZE E LA STRADA

Il tipico piano terra degli edifici residenziali, caratterizzato dal marciapiede con i parcheggi alberati e le attività commerciali

GLI EDIFICI DI QUARTIERE

Vista di facciate di edifici dalle caratteristiche contrastanti che raccontano la stratificazione storica del quartiere Tortona

L’INTERRUZIONE DELL’AMBIENTE COSTRUITO

Facciate cieche degli edifici in quartieri residenziali segnati da piani urbanistici interrotti, durante i periodi di rapida trasformazione urbana

UN GRANDE SPAZIO VUOTO

Panoramica dell’interno dello scalo, ormai vuoto e inutilizzato, in contrasto con il fitto costruito che lo circonda fuori

IL CAVALCAVIA E IL QUARTIERE

La doppia velocità di chi abita e di chi attraversa: il cavalcavia trafficato con le macchine in movimento si contrappone al viale residenziale al livello più basso, in cui sono ferme parcheggiate

I CORTILI INDUSTRIALI

Le ex aree industriali una volta fuori dal centro città, ora incorporati nel centro e riconvertiti in spazi culturali

LA VITA INTORNO AL NAVIGLIO

Una vista di come si articola l’asse stradale lungo il Naviglio Grande, verso la periferia: Naviglio, posti auto, carreggiata, marciapiede con fermata del tram ed edifici residenziali con attività commerciali ai piani terra

LA VITA OLTRE IL NAVIGLIO

Viste del ponte ferroviario di fronte e del paesaggio, riprese dal cavalcavia: in lontananze svetta un campanile e torri per uffici

GLI EDIFICI DEL QUARTIERE TORTONA

Il quartiere Tortona conserva i segni del passaggio del tempo. Da sinistra: un edificio residenziale, risalente all’espansione dei decenni del dopoguerra, l’ex fabbrica Ansaldo, oggi riconvertita in spazi culturali e infine, sulla destra un edificio vetrato di recente costruzione, destinato ad uffici

I COLORI DELLA NOTTE

I lampioni e i semafori, i fari che lluminano i monumenti, i cartelloni pubblicitari e i tram notturni

LE LUCI DELLA NOTTE

Porta Genova di notte rimane sveglia: la Darsena e i Navigli sono anche la zona della movida, delle luci dei locali e dei fari delle macchine