Fotografie di Carlotta Almendra Magrelli
A Piacenza c’è un luogo dove l’antifascismo cittadino affonda le proprie radici.
Fondata nel 1946, la Cooperativa popolare Infrangibile nasce come luogo di aggregazione sociale vicino agli ambienti del Partito Comunista e ai partigiani piacentini.
Oggi si mantiene uno spazio vivo ed eterogeneo, dove si incrociano le soggettività e le attività più diverse. Il suo equilibrio si regge rigorosamente sul caos, l’anarchia e il surreale.
Nonostante la sua positiva unicità, questo spazio non si può definire un’oasi: è sintesi vivente di ciò che significa provare a fare comunità in questi tempi complessi e attraversata dalle varie contraddizioni che questo comporta. E’ un luogo in cui coesistono collettivismo e individualismo, in cui continuamente si esprimono e si neutralizzano dinamiche di potere, in cui si sperimenta appartenenza e co-dipendenza. E’ un luogo capace di aprire vortici ma anche finestre, un magnete sociale capace di rimescolare all’infinito le vite di coloro che lo attraversano.