Fotografie di Ada Anselmi
Dal 2021 vivo in questo quartiere che fino ai primi del ‘900 era ancora caratterizzato da un paesaggio semirurale.
Nel corso degli anni, il progressivo ampliarsi dell’area urbana lo ha pienamente inglobato nel tessuto cittadino.
Il mio interesse è stato catturato dalla città “invisibile”, quella ordinaria, sulla quale posiamo spesso uno sguardo superficiale e distratto. Osservando a fondo, ho trovato una forma speciale di bellezza nelle case malandate con la loro storia genuina, nei segni logorati dal tempo o semplicemente negli occhi di chi, prima di me, lì ha costruito e vissuto.
Italo Calvino scriveva:
“D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda“
Ecco, avevo domande in sospeso: attraverso luoghi e persone, fino a ieri a me sconosciute, ho cercato tracce del passato, segnali del presente e forse intravisto qualcosa del futuro.