Ticinese’s life

Photo by Angelo Ferrillo

Non c’è bisogno di andare dall’altra parte del mondo per trovare storie incredibili, come non bisogna attraversare interi continenti per poter trovare eroi del nostro tempo.
Nel loro piccolo questi artigiani di quartiere hanno visto passare il tempo, storie e momenti che solo grazie ai loro racconti potranno rimanere indelebili.
Milano risiede nei suoi quartieri, piccole entità cosmiche che vivono di vita propria riconoscendosi insieme in un unico universo.
Ticinese è l’ultimo quartiere che mantiene ancora le sue qualità storiche, mentre tutti gli altri sono stati fatti prigionieri dalla gentrificazione.
Anche le attività conservano il loro sapore storico del dopoguerra.
Un quartiere come tanti altri. Tutti si conoscono, tutti si salutano, tutti si sorridono.
Uno schiaffo al luogo comune del milanese che non conosce il suo vicino di pianerottolo. Un piccolo villaggio in una grande metropoli.
Un piccolo pezzo di mondo caldo e profumato, come le attività storiche che lo tengono in piedi.

In ogni quartiere c’è sempre un luogo dove amanti del bricolage o anche fortuiti ed improvvisati riparatori hanno il supporto tecnico adeguato. La ferramenta gestita da Alba Rizzati è la più antica del quartiere ed è così piena di cose che difficilmente si esce dall’esercizio senza trovare ciò di cui si ha bisogno. Supportata da un team incredibile.

 

Bruno Gavioli aprì una galleria in largo Augusto, per poi attivare un laboratorio di cornici in Via tabacchi. Il figlio ha continuato con la sua maestria, tanto fargli conferire ben due Ambrogino d’Oro. Non c’è due senza tre. Bruno nipote, ora porta avanti quello che suo nonno ha iniziato. Protegge opere d’arte così come un padre protegge il suo figliolo.

Celestino Manieri
lavora la pelle da quando era un ragazzo. Non era la sua prima vocazione, ma è stata la scappatoia per evitare di andare a lavorare in un magazzino spostando carrelli. Anche lui oramai è li da più di 40 anni e ha provato anche più volte a trasferire il suo mestiere a chi volesse impararlo, gratuitamente, ma senza nessuna fortuna. Con molta probabilità la sua arte non avrà un erede.

 

In ogni quartiere c’è sempre una lavanderia e tintoria. Quella che gestisce Eliana Volpi da quasi 30 anni, ha in realtà 63 anni. Questo luogo è sempre stato una tintoria ed ha lavato e stirato, almeno una volta, un capo di ogni cittadino di Ticinese. Non è incredibile?

Ercole Garlaschè è nato a Vigevano ed il padre era allevatore. Ha iniziato a fare il macellaio a 14 anni. Man mano è cresciuto ed è diventato il macellaio di quartiere. Anche lui, come Mario ha rilevato l’attività già avviata. La sua macelleria ha 60 anni di attività, anche se lui ci sta dentro da meno della metà. Ma vedere i suoi banchi è bellissimo. Ordinati, cromaticamente coerenti e c’è un invitante gioco di tagli e composizioni.

Nel 2021 la Trattoria Madonnina di proprietà di Fabio Locatelli compie 300 anni. Si! 300 anni! Non è un’attività di famiglia per lui, ma ne è il proprietario da anni oramai e la porta avanti come se si trattasse di una eredità della quale bisogna aver cura e rispetto. Cucina tipica milanese, in uno dei quartieri più conosciuti e visitati di questa splendida città.

Giuseppe Currò è un sarto. Non è un sarto qualsiasi, È sarto fuori con il suo stile ed è sarto dentro. Non tanto per i suoi anni di servizio, oramai certificati dai suoi clienti affezionati. Fa parte dell’Unione Milanese Sarti, gli è stato conferito il Premio Artigiano Eccellente dalla Regione Lombardia, la Forbice d’Oro dall’Unione sarti. In sartoria accompagnato dalla moglie, sempre, se dovete farvi fare un vestito su misura, da donna o da uomo che sia, Giuseppe è l’uomo giusto.

Lorenzo Pianotti è un messinese che vive a Milano, ma ha vissuto in tanti luoghi. Lorenzo non ha un’attività in Ticinese. Lorenzo è l’attività di ticinese. Quell’attività che tiene vivi che fa di noi tutti un po’ artisti. Voglio affidarmi alle sue parole per descriverlo, perché credo che nulla di più bello possa descriverlo: “Se questi cavalli potessero parlare, ci racconterebbero tante storie. Guardateli bene e tra belle pose, ferite, colori consumati e pezzi mancanti, sentirete tante storie. Guardateli bene, poi chiedete gli occhi, tornerete bambini. Amateli come ho  fatto io, solo così parleranno.”

Frutta e Verdura. Il quartiere si profuma ogni stagione delle verdure e della frutta che Mario Valente espone con maestria al di fuori del suo esercizio. Lo ha rilevato 14 anni fa, ma è sempre stato il punto verde di san Gottardo.  Il figlio è un Ingegnere Meccanico, non penso porterà avanti la sua tradizione, ma di sicuro crescerà con i colori che il padre porta nelle casi di Ticinese.

Mauro Chiodo è un estimatore di cucina e di vino. Tutto il suo piacere a la sua arte la riversa nella vineria di quartiere Scoffone. Dentro un ambiente caldo e con luci soffuse una volta si vendeva vino sfuso, ora si può anche mangiare ottima cucina toscana e lombarda, ed al martedì ascoltare musica jazz live. Ogni volta che passi di fuori vieni travolto da musica e profumi.

 

Donatella da qualche parte dovrà pur prendere il caffè tostato. Piergiovanni Giugni, nella corte del 15 di Corso San Gottardo ancora tosta caffè al momento, artigianalmente, guardando colorare e profumare tutti i suoi chicchi. L’età non gli fa paura, sarà forze l’energia del suo caffè?
Conosce vita morte e miracoli del caffè, delle coltivazioni, della fisica che si aziona quando si pressa il macinato in una macchina da bar o in un moka. E come dice lui, il caffè a Milano è un momento, a Napoli è un fatto di cultura.

In Via Pietro Custodi si lavorano mobili e restauri da Remo Quaranta. La falegnameria sembra quasi un deposito di rigattiere, ma la sua arte la si respira anche senza vedere il prodotto finito tra le sue mura.
Quando ho asserito che la colpa era di IKEA mi ha detto che non era vero. La colpa è degli immobili che oramai sono così piccoli che i complementi d’arredo hanno preso il posto di mobili in stile che potevano contenere qualsiasi cosa.

Rosario Sala
è il proprietario della Copisteria La Tecnica di Via Custodi. Il padre era cartolaio e lui è li da sempre.
La sua caroleria/copisteria ha servito gli studenti del Feltrinelli (e non solo) facendoli diventare sempre più tecnici. Dagli anni 30, così come orgogliosamente mostra il documento da lui stilato che racconta su di un A4 la storia del suo luogo, del suo lavoro, del suo amore per quello che fa.

Vincenza Matarresi
gestisce Gomma, una merceria storica, oramai da così tanti anni che ha messo in vendita l’attività per godersi la meritata pensione con il marito. Ricorda con piacere i passaggi improbabili di personaggi pubblici e dello spettacolo, come quella volta che Ornella Vanoni entrò in negozio ed acquistò delle pantofole col arancione acceso perché aveva dimenticato di mettere le sue in valigia.

 

Un quartiere come tanti altri. Tutti si conoscono, tutti si salutano, tutti si sorridono.
Uno schiaffo al luogo comune del milanese che non conosce il suo vicino di pianerottolo. Un piccolo villaggio in una grande metropoli. Un piccolo pezzo di mondo caldo e profumato, come le attività storiche che lo tengono in piedi.