ALL THAT EYE CAN SEE

Sono un graphic designer e art director. Ho cominciato a fotografare per strada. all’inizio per tenere un diario di appunti, registrando ciò che in città mi colpiva, e che pesano avrebbe potuto essere d’ispirazione per il mio lavoro.

Ho intuito subito che c’era dell’altro, che dalle mie osservazioni emergeva un mondo di relazioni e uno scambio di messaggi tra la città e le persone che la popolano, e che ciò poteva trasformarsi in immagini con un potenziale narrativo, quasi “sonoro”.

All that eye can see è un progetto no-stop, ma anche un’attitudine: è il mio modo di placare l’ansia di comporre e mettere ordine in ciò che vedo intorno a me, di “impaginare” la realtà in storie, di scoprire significati sorprendenti e ironici in situazioni che ne sono apparentemente prive, e di indurre chi osserva le mie immagini a coglierli.

è il mio modo per sentirmi sempre come dentro un film, come da bambini, mantenendo viva e a prova di routine la mia relazione ormai quasi cinquantennale con Milano.