HOTEL PURGATORIO

Fotografie di Francesca Scelfo

Hotel Purgatorio (2019-2023, Italia) si propone di descrivere come le persone affrontano la disuguaglianza, come strutturano una risposta comunitaria ad essa, cosa sentono e quali sono le condizioni psicologiche derivanti da una vita precaria.
Rifugiati, richiedenti asilo, persone senza fissa dimora, immigrati irregolari rimangono estromessi dai circuiti economici e non ottengo protezione in termini abitativi.

Ogni occupazione rappresenta una questione più ampia e abbraccia macro dinamiche socio-economiche che non possono essere costrette in una singola categoria di disagio. II progetto vuole esplorare la contraddizione tra l’isolamento delle famiglie e il sostegno sociale che cercano di trovare rispondendo a situazioni di esclusione e stress.

 

La vista notturna del palazzo occupato Province, un grande edificio situato vicino al centro della capitale, è stato occupato da 140 famiglie nel 2012, per dieci anni. A quest'ora del giorno c'è una forte affluenza di persone. Si sente l'odore delle diverse culture che condividono questo spazio. Dalla crisi economica del 2008, l'emergenza abitativa è degenerata. A Roma, più di 57.000 famiglie vivono in condizioni di emergenza abitativa. Roma, Italia, 2022.
Alcune persone all'ingresso principale dell'occupazione Province durante il Natale del 2020. Il Natale, così come altre occasioni, rappresenta per gli occupanti un modo per rafforzare il loro senso di appartenenza e sentirsi parte di qualcosa di più grande della loro solitudine nella società. Roma, Italia, 2021.
Le famiglie peruviane attendono l'accordo tra i leader dei movimenti per il diritto alla casa e la Polizia durante un censimento non preannunciato. Si sono riunite davanti all'edificio per proteggersi da un possibile sfratto alle sei del mattino. Temevano che il censimento fosse un tentativo di sgombero. Roma, Italia, 2021.
Mercedes, 9 anni, posa su un divano imitando i gesti comuni della madre. Si trovano nel loro appartamento nel palazzo Province al sesto piano. Roma, Italia, 2022.
Bogdan nella sua stanza spoglia, condivisa con il fratello Ostap, guarda la sua collezione di lattine. Roma, Italia, 2021.
Un bambino gioca con il telefono mentre la sua famiglia e gli attivisti del movimento per la casa discutono le possibili soluzioni per evitare lo sfratto dall'edificio. A Latino Silvio si sente il fischio del treno. È una vecchia stazione ferroviaria. Lì vivono tre famiglie marocchine. Roma, Italia, 2022.
La comunità maschile si è riunita durante una partita di calcio della Roma nel corridoio vicino l’ingresso dell’occupazione Province. I tifosi della squadra festeggiano la vittoria. Questa occasione rappresenta un'opportunità di aggregazione per creare coesione e solidarietà interculturale. Roma, Italia, 2022.
Mercedes gioca sulla terrazza del suo appartamento. È una bambina italo-peruviana che vive con i genitori e il fratello. Sua madre, Graciela, mi ha detto che per Mercedes è una grande opportunità e una significativa fonte di tranquillità avere uno spazio dove poter giocare. Non l'aveva mai avuto prima. Graciela e José cercano di proteggere i loro figli dall'ansia che sentono a causa della vita precaria in occupazione. Roma, Italia, 2021.
Bogdan e sua madre Liuba, sul balcone del loro appartamento. Liuba racconta che prima del loro trasferimento nell'edificio occupato, suo marito è morto a causa dell'alcool. Ha reagito male alla sindrome di down diagnostica al loro figlio Ostap. Roma, Italia, 2022.
Dopo oltre 10 anni, i residenti di Torrevecchia hanno ottenuto l'assegnazione delle case popolari. Si stanno trasferendo un gruppo alla volta nelle nuove abitazioni loro assegnate. Roma, Italia, 2022
Roberto si fa tagliare i capelli nel cortile dell'occupazione di Torrevecchia, a Roma-Nord. Roberto è tornato nell'edificio dopo essere stato ricoverato per diversi mesi. Può muoversi solo con l'aiuto di una sedia a rotelle a causa dell'artrite. Le porte e le finestre dietro di lui sono state murate precedentemente quando la polizia aveva cercato di entrare nell'edificio e attuare lo sfratto delle famiglie. Roma, Italia, 2022.
Il cortile dell'edificio è spesso pieno di bambini che giocano durante le diverse ore del giorno. Roma, Italia, 2022.
L'appartamento di Sana, italo-marocchina, e del suo compagno. Il figlio di Sana vive con la nonna ed è affetto da disabilità cognitiva. Il suo appartamento è piccolo e affollato. Sana definisce quella casa inadatta al benessere del figlio. Roma, Italia, 2022.
Ostap (a sinistra) e Bogdan, fratelli italo-ucraini, parlano nella loro stanza. Ostap, 18 anni, è nato in Italia ed è affetto dalla sindrome di down. Vive con i fratelli e la madre, Liuba. Lei lavora come domestica presso la casa di una famiglia del centro storico. Ostap vive in condizioni di forte stress psicosomatico nei momenti più critici per l’occupazione, come i rischi di sgombero. Roma, Italia, 2021.
Alcuni bambini giocano lungo il corridoio dell'occupazione di Torrevecchia. L'edificio è stato fino al 2021 una clinica privata. Successivamente è stato occupato da 70 famiglie. Roma, Italia, 2022.
Sara ha scoperto un anno fa che suo figlio Fares è affetto da sindrome di autismo. Fares guarda lo schermo di un tablet nella camera da letto dei genitori. La stanza accanto è abitata da zii e cugini. Le due case sono divise da una sottile parete di cartongesso. Roma, Italia, 2021.
Luciano lives with his wife and son, squatting in a tiny apartment in Facciolati 96, Padua. Their son is an adolescent, and he told me their housing conditions are sometimes hard for him, especially with his peers. The two bedrooms are separated by a thin plasterboard wall. There is no privacy for them. Padua, Italy, 2020.
Erica si prepara per andare a letto. Vive ogni tanto con il padre, Umberto, che è uno dei leader del movimento politico di lotta per la casa. L'arredamento di questi appartamenti segue regole decorative dettate spesso dalla necessità: le case possono essere semplici o basate sulle preferenze personali. La casa di Umberto è decorata principalmente da manifesti politici e pezzi di riviste che rappresentano il loro credo politico, nonché esperienze vissute da loro in prima persona. Roma, Italia, 2021.
Una donna guarda fuori dalla finestra nell'occupazione Facciolati 96. La tapparella è sorretta dalle sue spalle. L’occupazione ha incluso undici famiglie per cinque anni (2016-2021). Alla fine del 2021, hanno ricevuto una soluzione abitativa e l'edificio è stato sgomberato. Padova, Italia, 2020.
Il cortile dell'occupazione Province. A Roma, i residenti hanno una buona opportunità di sviluppare consapevolezza e generare nuove pratiche di vita condivisa perché sono collegati a due principali gruppi politici: BPM (Blocchi Precari Metropolitani) e Collettivo Di Lotta Per La Casa: entrambi impegnati in politiche sociali di contrasto alla marginalità. Tuttavia, vivere in queste condizioni abitative, che costringono a una mancanza di progettualità a lungo termine, e talvolta all'emarginazione, può produrre difficoltà psicologiche, che si amplificano per chi si trova in una situazione di vulnerabilità. Il titolo deriva da questo concetto di transizione coniato da Rafael, un rifugiato politico venezuelano che vive lì: L'inferno viene prima, ma nessuno sa cosa viene dopo. Roma, Italia, 2022.