Fotografie di Davide Primerano
Ogni giorno a Ventimiglia, cittadina al confine tra Italia e Francia, si compie il dramma di persone che non hanno nome, che non esistono, che arrivano in Italia senza nessun documento, clandestini e quindi illegali. Sono i migranti che quel confine lo vorrebbero oltrepassare, per raggiungere i propri parenti ed amici in Francia, Germania o Inghilterra. Nel 2015 la Francia si è di fatto sottratta al trattato di Schengen che assicurava la libera circolazione tra gli Stati europei, ripristinando le frontiere ed i conseguenti controlli. La mancanza di un centro d’accoglienza, inoltre, costringe queste persone, già vittime di indicibili soprusi, a vivere nel contempo in accampamenti improvvisati, in condizioni igieniche disumane, convivendo spesso con chi Ventimiglia non è riuscito a lasciarla, commutando la figura di migrante in quella di homeless, alimentando una retorica propensa a confondere i due attori di una crisi umanitaria in atto in Italia.



















