Fotografie di Salvatore Matarazzo
Rubrica Fuoriperimetro
“Fermo! Voglio farti una foto” Esclamo con voce forte e decisa
prima di fare un “Ritratto Dalla Strada”. Non lascio il tempo di ragionare al soggetto, è questione di istanti, finchè lo tengo in una situazione tra indecisione curiosità e sorpresa posso permettermi di guidare la situazione.
Un istante dopo è troppo, il soggetto potrebbe alzare la maschera e non sarebbe più un “Ritratto Dalla Strada”
I miei soggetti sono persone comuni, presi nelle loro attività di tutti i giorni e senza confini geografici. Mi piace il fascino del rischio e del voyeurismo implicito nell’atto di fotografare. Osservo fra mille volti e ne scelgo alcuni, ormai la strada è un Reality Show, i social e la tecnologia hanno liberato la fotografia da tanti antichi e arcaici stereotipi, ogni persona è pronta ad esibirsi e essere fotografata, basta una piccola spinta, e può avvenire con un complimento, un apprezzamento o anche solo: “Fermo lì” e arrivano subito i “15 minuti di celebrità”, loro non sanno chi sono e mi guardo bene dal dirlo, potrei essere un regista che deve girare un film, oppure un procacciatore di volti che li renderà famosi. Ma non uso l’inganno, sfrutto a mio modo i tempi attuali, i media ma soprattutto la televisione e Internet danno la percezione globale che da un momento all’altro tutti possono diventare famosi. Mi colloco qui fra la loro realtà e la loro fantasia senza mai svelare chi sono fin quando non ho la mia foto.
Si tratta del mio continuo sperimentare azioni e reazioni al
fotografo e alla fotografia in un modo secco, repentino e
audace.
I Ritratti Dalla Strada potrebbero essere un esperimento sociale, una sorta di “specchio nero” dove l’osservatore può cercarsi nel volto di qualcun’altro, trovare delle somiglianze e confrontarsi.
Immagini ciniche che raccontano il contemporaneo, senza troppi giochi e inganni, ma con una visione non conforme alla norma che riesce a creare un’estetica tutta sua.