STORIA DI UN FOTOGRAFO CINEFILO A VENEZIA

Fotografie di Stefano Tanda

Un progetto in collaborazione con Campari Italia.
Si ringrazia Camera-Cinema Epoche per la collaborazione. 

Esiste al mondo un set naturale più suggestivo di Venezia? La carismatica, senza tempo, contemporanea Venezia. Con i suoi incredibili paesaggi, la serenissima continua ad essere teatro e ispirazione per artisti visivi di tutto il mondo.

In occasione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e al fianco di Campari, Stefano Tanda si è lasciato guidare dalla sua Red Passion alla ricerca di quei luoghi che il cinema ha utilizzato come set a Venezia. 

Le location si tingono di rosso e vengono catturate in una corsa attraverso il tempo e il cinema, raccontandoci la serenissima e i suoi mille volti cinematografici.

Film associato: Tempo d’Estate (David Lean, 1955)

“Crede che Venezia potrebbe non piacermi?” Il passeggero, le risponde: “Sono certo di sì ma vede, non a tutti fa lo stesso effetto: alcuni la trovano troppo quieta, altri la trovano chiassosa… ed è molto chiassosa. Ma la maggioranza la trova molto bella” – Jade allora risponde: “Capisco, beh io mi schiererò con la maggioranza!”

Il nostro viaggio insiema a Campari non può che iniziare dai canali di Venezia, che si insediano dentro la città come delle strade. Oggi attraversate per lo più da gondole e vaporetti, un tempo non era strano tuffarcisi. La scena richiama il film Tempo d’Estate (Davide Lean, 1955) dove la candidata all’Oscar Katharine Hepburn cade nel canale davanti a un negozio d’antiquariato a San Barnaba, turbata dall’incontro con quello che si rivelerà poi essere il suo amore veneziano. 

Film associato: The Tourist (Florian Henckel von Donnersmarck, 2010)

“Frank: frank
Elise: è un nome terribile
Frank è l’unico che ho purtroppo
Elise: possiamo trovartene un’altro
Frank: ok
Elise: perchè vai a venezia?
Frank: Leggi libri di spionaggio
Elise: sono una donna misteriosa su un treno
Frank: dimmelo tu qual è la mia storia”

Non ci sono piccioni in questa Piazza San Marco deserta. Il mistero, l’acqua alta, lo spionaggio. L’atmosfera perfetta per il racconto di questo film sia romatico che avvicente. L’ispettore Acheson di Scotland Yard e la sua squadra tengono d’occhio l’affascinante Elise Clifton-Ward, ex amante di Alexander Pearce, ricercato dal governo per una colossale evasione fiscale. La seguono fino a Venezia, dove l’amato le ha chiesto di recarsi. Iconico il momento in cui si ritrovano al Danieli sorseggiando un americano. 

Film associato: Anonimo Veneziano (Enrico Maria Salerno, 1970)

Valeria: Anche se potessi non tornerei più a vivere a Venezia: è marcia… Questi colori glieli dà il marciume che la divora da secoli… Muore! Tornerà ad essere il fango che era.
Enrico: È proprio questo che la fa bella. Ma non tutti possono capire: bisogna avere in sé il senso della morte.

Una Venezia splendida, ma profondamente malinconica e decadente è invece quella di Anonimo Veneziano (Enrico Maria Salerno, 1970). Enrico e Valeria rivivono i bei tempi passati insieme. Lei ricorda la passione provata per  Enrico e quando questi le confida di essere ammalato e di avere ancora poco da vivere, Valeria gli si concede un’ultima volta, nella consapevolezza che oramai è troppo tardi per tornare indietro e cambiare il corso delle loro vite. Un film sulla bellezza e sulla fragilità, sull’affrontare la vita con i piedi a bagno. 

Film associato: Venezia, la luna, tu. (Alberto Sordi, 1958)

Sulla laguna l’amor ci avvincerà
Tra un sussurrar di dolci cantilene
Coi baci ti dirò ti voglio bene

Quanto romanticismo, Venezia! Nelle orecchie risuona la cantilena di Narciso Parigi. Ci sembra quasi di rivedere l’Alberto Sordi gondoliere rivale in amore di Nino Manfredi in Venezia, la luna e tu (Dino Risi, 1958). 

Film associato: Casanova (Fellini, 1976)

Casanova: Venezia! Tornerò mai più a Venezia? L’altra notte ho fatto un sogno…

Il film è Casanova (Fellini, 1976), un uomo della red passion si è lasciato travolgere una vita intera. A Venezia si celebra, in presenza del doge, l’apertura del carnevale con il volo dell’angelo. Il tentativo di far emergere da Canal Grande una gigantesca effigie del capo della dea Luna fallisce miseramente, segno di cattivo auspicio. Al di fuori del tripudio carnevalesco, Giacomo Casanova riceve una lettera con l’invito di suor Maddalena a recarsi presso la villetta dell’ambasciatore francese a Venezia…

Film associato: 10 Inverni (Valerio Mieli, 2009)

Venezia mi piace perché sembra un grande salotto disordinato in cui niente di realmente brutto può succedere. Un posto dove ci sono le idroambulanze non è un posto serio. In senso buono: non è un posto dove la gente soffre e muore, ecco. Ci sono le idroambulanze! È come se ti portassero in ospedale con il tappeto volante: è chiaro che quella storia della morte è tutta una fesseria.

La magia della neve ricopre i le strade di Venezia in 10 Inverni (Valerio Mieli, 2009). La storia d’amore tra Silvestro e Camilla inizia ad accendersi proprio a bordo di un vaporetto nella acque della serenissima. Da quel momento in poi, dieci momenti casuali, ma sempre invernali, estrapolati da dieci anni successivi, raccontano per quadri la storia di anelito tra i due ragazzi.

Film associato: Tutti dicono I love you, Woody Allen, 

Over there? Because I…
jogging in Venice is so…
Labyrinthine.
You okay?
Yes, I’m fine. You must keep
in shape. I jog every day. You?
I do.

Correre tra i cunicoli di Venezia ha un sapore speciale. Lo sa bene Woody Allen che nel suo Tutti dicono i love you (1996) si appresta a fare jogging lungo le via della serenissima per incontrare durante la corsa la bella Julia Roberts e, perchè no, offrirle un cocktail.

“Felliniano… Avevo sempre sognato, da grande, di fare l’aggettivo.”

Ci sono storie incredibili, per non dire felliniane, che vivono tra le strade di Venezia. Era il 1954 quando arrivò in città, in Campo San Polo, il circo Togni. E ad apparire alla corte della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica non furono solo vip. 

Il nostro viaggio si conclude ricordando un romantico finale di 007 dalla Russia con Amore, dove Bond e l’ultima conquista si allontanano in gondola passando sotto il ponte dei sospiri, fino a regalarci una bellissima inquadratura di piazza San Marco.