Fotografie e testi di Tommaso Serra
Il mercato dell’usato di Alberghiera – un quartiere del centro storico di Palermo – è un mercato semi-informale dove vengono venduti e barattati ogni sorta di oggetti, da martelli e batterie, a quadri antichi e bambole abbandonate. Questo luogo rappresenta, per molti dei vecchi prodotti esposti, l’ultima possibilità di restare in Occidente, dove Palermo si configura come l’ultimo porto verso il Global South, e una zona liminale che separa il Centro dalla Periferia del mondo. Qui si presenta l’ultima possibilità per molti di questi oggetti di restare tali, prima di trasformarsi in spazzatura da spedire in un altrove deregolamentato, lontano dai nostri occhi e dalle nostre memorie.
Ogni mattina, una variegata popolazione di Palermitani adornano uno spazio sui marciapiedi del quartiere con una moltitudine incredibile di oggetti provenienti da ere diverse. L’accostamento surreale di questi articoli sul medesimo telo squarcia il normale equilibrio fra tempo e spazio seducendo di stupore ogni passante non allenato alle bancarelle dell’Albergheria. Tutto si è formato spontaneamente come un’opportunità economica per le frange di società più svantaggiate che non avevano lavoro. Qui, i venditori accumulano e vendono tutto quello che riescono a trovare, dando vita ad una vera alternativa di scambio rispetto al modello di produzione iperconsumista capitalista.