Fotografie di Nicola Braga
Calarmi in una realtà come quella del mondo Ultras, con dinamiche e linguaggi propri è stato tutto fuorché semplice, inserirmi in un contesto da profano catechizzato dai media, stimato addirittura come violento, ha necessitato rendermi quasi invisibile.
Ciò che inizialmente credevo potesse essere soltanto un esperimento ha preso forma, tramutandosi in un’esperienza unica.
Umani, protettivi e sacrali, sono così, questi uomini e donne, che percorrono migliaia di km ogni anno sostenendo la squadra della propria città con amore, fede e tradizione.
Una nuova prospettiva di cui sentivo la necessità e che speravo soprattutto mi avvicinasse all’istante a soggetti pressoché sconosciuti ha portato alla creazione di nuovi legami, tramutando in familiare ciò che pareva estraneo, ed in Alberto, Daniele, Davide, Gian e Simone persone che, da fuori, prima erano solo “Ultras”.