Benedetta malinconia

Fotografie di Arianna Angelini

Benedetta malinconia

Provo malinconia sin da quando ho memoria.
Ogni anno d’estate mi sento impotente ed incapace di vivere davvero il mio tempo.
Ho una spiccata tendenza alla mancanza, allo struggimento, alla tristezza e un’acuta percezione delle stagioni che scorrono. Mi sono chiesta mille volte, ma cos’ho di preciso? Ho passato estati ed anni a cercare risposte convinta che il problema fossi io. Dicono che i creativi siano di natura malinconica e che maturino dentro di se questa profonda condizione che li contraddistingue dagli altri. Anche Baudelaire affermava di non poter immaginare la bellezza senza un pizzico di malinconia ma possibile che per tutti sia davvero così? Vorrei per la prima volta, con questi 36 scatti, raccontare la malinconia estiva e materializzarla in qualcosa di visivo e tangibile come una sorta di diario.

Tecnica

Una volta scattate le foto e finito il rullino, l’ho imbevuto in una soluzione di acqua e limone. Essendo la prima volta che facevo quest’esperimento e non sapendo come avrebbe reagito il rullino ho deciso di lasciarlo a mollo soltanto per un paio di giorni. Prima di farlo sviluppare ho ripreso il rullino e ho cercato di asciugarlo con il phon buttando l’aria all’interno, il tutto in una stanza che era esposta alla luce. È stata proprio quella luce che ha “bruciato” le foto e gli ha conferito quel bagliore che tanto le rende malinconiche e sognanti. Il rullino, una volta asciutto, è stato infine sviluppato con dei chimici molto diluiti.