LIMO percorre i margini del lago toscano di Massaciuccoli e testimonia lo stato di incuria e decadenza che connota alcuni dei suoi tratti e ambienti urbani. L’intento è quello di riflettere sulle declinazioni locali della generalizzata disattenzione nei confronti dell’ambiente e delle conseguenze derivanti dai vuoti delle politiche territoriali.

Nel caso di Massaciuccoli, fenomeni di eutrofizzazione hanno determinato un peggioramento della qualità delle acque, la scomparsa della quasi totalità della vegetazione sommersa e della comunità biologica del lago. A subire le conseguenze dell’inquinamento, e del degrado dell’ecosistema acquatico, sono stati principalmente i pesci e la comunità di Massaciuccoli per cui la pesca è stata a lungo una delle principali attività economiche.

Le fotografie sono il risultato delle relazioni intrecciate con le persone e i luoghi, nello sforzo di indagare e riconoscere l’impegno costante di coloro che vivono attivamente il territorio e agiscono nel tentativo di proteggerlo e curarlo.

Ex Bici-Lago-Bici, negozio situato nel centro abitato di Massaciuccoli (LU), chiuso nel 2013.
Alle spalle del lago di Massaciuccoli, il Monte Spazzavento, Vecchiano (PI).
Riserva Naturale del Chiarone, un’area palustre di 47 ettari gestita dalla Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU). La Riserva fu istituita nel 1979 con la costituzione dell’Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli.
Andrea, 56 anni, responsabile dell’Oasi LIPU Massaciuccoli. Da più di trent’anni impegnato nelle attività di educazione, sensibilizzazione e gestione ambientale dell’Oasi.
Il lago di Massaciuccoli ha subito un progressivo peggioramento della qualità ambientale a partire dagli anni ’50. Le cause principali di questo processo degenerativo sono da ricollegarsi ai reflui fognari e agricoli che hanno reso il lago il principale recettore degli scarichi riviereschi. La pesca è vietata dal 2006.
Massaciuccoli rappresenta la zona umida più importante della Toscana ed è circondato da 1.300 ettari di Palude. l’interno del Museo sull’Ecologia della Palude, Massaciuccoli.
Maria Iole, 86 anni, la “portigiana”. Considerata l’ultima abitante del porto di Massaciuccoli, è ancora nota per la sua preparazione del risotto alla tinca in occasione della sagra del pesce di paese.
Fosso della Bufalina, Torre del Lago (LU). Versante occidentale del lago di Massaciuccoli.
Santuario di Santa Maria in Castello, Vecchiano. Gli ambienti del Santuario sono resi fruibili dai visitatori grazie all’impegno dei volontari del Gruppo Archeologico Vecchianese (GAV).
Al Sasso, Massaciuccoli. La passerella consente l’attraversamento di uno dei canali della Riserva Naturale del Chiarone per il proseguimento del camminamento lungo il lago e i suoi affluenti.
Riccardo, 77 anni, responsabile dell’Osservatorio Ornitologico F. Caterini dell’Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli.
Capanno di avvistamento, particolarmente frequentato dai bird- watchers. Recentemente ristutturato dall’Oasi LIPU Massaciuccoli.
Maurizio, 70 anni, Comandante Responsabile del Corpo Vigilanza dell’Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli.
Plastico raffigurativo del lago di Massaciuccoli e delle aree circostanti.
Alle Rotonde, porto di Massaciuccoli.
Ex “cava di pietra”, Massaciuccoli.
Rebecca, 23 anni, abitante di Massaciuccoli e volontaria presso l’Oasi LIPU Massaciuccoli.
Niva, 75 anni, attivista e co-fondatrice dell’associazione Onlus Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Vecchiano.
Rimessa di barchini, Oasi LIPU Massaciuccoli.
Interno di una capanna da pesca costruita su palafitta, Massarosa (LU).