MONO NO AWARE | 物の哀れ

Fotografie e testi di Martina Simonato

Se in Occidente la Natura viene dominata e ordinata attraverso l’intervento umano, in Oriente rappresenta uno spirito, un’entità che vive in stretto contatto con l’uomo, ne anima l’esistenza, lo accompagna e talvolta gli si oppone in modo ostile. Questa concezione ha portato a una cultura del rispetto nei confronti dell’ambiente naturale e ad un’apprezzamento per la qualità effimera della vita. 

In Giappone Umanità e Natura rappresentano entità inseparabili, le cui esistenze sono fugaci e inevitabilmente destinate alla decadenza. MONO NO AWARE è l’espressione con cui si rappresenta il senso di nostalgia e consapevolezza che questa impermanenza genera nell’anima. 

Il progetto, realizzato nelle prefetture di Nara e Ishikawa, indaga il rapporto tra il mondo antropico e quello naturale e come il lavoro dell’uomo si confronta e interagisce con l’ambiente circostante.  

Giardinieri che raccolgono erbacce nel Kenroku Garden a Kanazawa (Japan). Sullo sfondo l’opera I Pini di Hasegawa Tohaku (1539 – 1610).
Una casa sepolta dalla vegetazione nella prefettura di Yoshino (Giappone).
Un falegname all’interno di una fabbrica a Yoshino, prefettura del Giappone dove si produce il legno di cedro della migliore qualità.
La Valle di Yoshino.
Un produttore di bacchette in legno nella sua fabbrica.
La foresta di Yoshino dove vengono piantati i cedri per la produzione del legno. In the Sullo sfondo l’opera I Pini di Hasegawa Tohaku (1539 – 1610).
Reticoli in calcestruzzo realizzati per far fronte a frane e terremoti nelle aree boschive del Giappone.
Un contadino a Shiragawago (Japan).
Una contadina a Shiragawago (Japan).
Reticoli in calcestruzzo realizzati per far fronte a frane e terremoti nelle aree boschive del Giappone.
Un falegname all’interno di una fabbrica a Yoshino, prefettura del Giappone dove si produce il legno di cedro della migliore qualità.
Un falegname all’interno di una fabbrica a Yoshino, prefettura del Giappone dove si produce il legno di cedro della migliore qualità.
La Valle di Yoshino. In the Sullo sfondo l’opera I Pini di Hasegawa Tohaku (1539 – 1610).
Un falegname all’interno di una fabbrica a Yoshino, prefettura del Giappone dove si produce il legno di cedro della migliore qualità.
La risalita ad uno dei templi Buddisti.
Shide appesi fuori da un tempio: carte bianche a zigzag che rappresentano la bacchetta del fulmine e vendo usati dai sacerdoti shintoisti per la purificazione.