Fotografie e testi di Alessandro Varacca

Rubrica Perimetro Piacenza realizzata in collaborazione con XNL Piacenza.

Il Natale in provincia è silenzioso. Sono domeniche grige, nebbiose, dove la presenza umana è rarefatta o del tutto invisibile. Che fine hanno fatto tutti quanti? Si mangia in trattoria, si corre in centro per i regali o si discute su quanto saranno costate, quest’anno, le luminarie del Corso. Nel frattempo, le persone in carne ed ossa sono state sostituite da alter-ego in plastica e fil di ferro, come gli onnipresenti babbi natale in poliestere gonfiabile e le sparute luminarie antropomorfe che agghindano alberi sbilenchi, casi semi-diroccate e strade provinciali. Il risultato è un’effimera realtà aumentata, una serie di scenografie surreali che per un mese all’anno trasformano il monotono paesaggio padano in un ironico rompicapo visivo. È come se, per un fugace istante, il tessuto scialbo della quotidianità si lacerasse dando vita ad un’esperienza avventurosa, un viaggio nella dimensione dell’assurdo e del fantastico.