Photo by Sha Ribeiro
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Corrado Musmeci, 35 anni e Direttore di Fontegrafica, una delle aziende leader nel settore della tipografia a livello nazionale.Lo abbiamo intervistato per farci raccontare come sta organizzando la sua battaglia contro il digitale.Ci racconti qualcosa su Fontegrafica? Come nasce e come siete arrivati a sopravvivere a questo periodo con un’attività che può essere definita quasi “anacronistica”?
Nasce con mio nonno nel 1951 ma come piccola tipografia sottoscala. Poi mio padre negli anni ’70 ricevere l’eredità di mio nonno ma con in testa l’obiettivo di raggiungere la qualità più alta al mondo. La qualità è quella che ha portato al successo e fatto sopravvivere Fontegrafica, che non è mai scesa al compromesso del prezzo ma al contrario ha sempre investito sulla cultura di stampa.
Come mai hai deciso di lavorare in questo settore?
Come vedi l’industria della carta tra dieci anni?
La tua azienda è riuscita a posizionarsi anche a livello internazionale collaborando con alcune istituzioni tra le più importanti al mondo, come avete fatto?
Guardi con molta attenzione tutto il mondo della fotografia, specialmente quello che dialoga con l’editoria indipendente. Si tratta di interesse personale oppure hai in mente qualcosa in particolare?
Quando parli di volumi spesso, anziché utilizzare la parola “libro” menzioni il termine “oggetto”. Possiamo definirla quasi un’operazione di marketing rispetto al futuro?