Se mangio la marmellata muoio

Fotografie di Stella Mazza

 

Le case di ringhiera, tipiche abitazioni milanesi dei primi anni del Novecento, accolgono numerosi inquilini che, costretti in un ambiente circoscritto, si trovano spesso controvoglia a dover condividere la propria quotidianità, ogni tanto parte uno schiaffone ma niente di più.

Immaginatevi ora questi luoghi durante i giorni di quarantena: ci si aspetterebbe il caos ma se ci si affacciava alla finestra l’immagine era più o meno questa: alcuni prendevano il sole sul ballatoio, altri giocavano a calcio nel cortile o bevevano vino alla finestra, il profumo dei biscotti preparati dalla signora del primo piano inondava il cortile e si cercava di distrarsi chiacchierando da una finestra all’altra. Insomma dove prima si tendeva a tenere i balconi chiusi tutto il giorno per ritagliarsi un minimo di intimità, ora ci si aiutava per superare insieme un momento cosi difficile per tutti.