Fotografie di Pietro Grossi
Margherita, Luigina e Vitella sono tre delle circa mille pecore della famiglia Ghisu che da metà anni ’50 ha un allevamento a nord di Firenze, all’Osmannoro, una delle zone industriali più grandi dell’area. Quando arrivarono all’Osmannoro, l’area non era che una pianura alluvionale, senza le (tante) fabbriche che oggi costellano questa grande zona industriale. Oggi l’allevamento è sempre dei Ghisu, aiutati, ormai da decenni, dal pastore Salvatore. Scordatevi le montagne di Heidi, ma anche i capannoni degli allevamenti intensivi: l’allevamento dei Ghisu è un ibrido tra l’asfalto, in cui i pastori chiamano le pecore, le “arveghe” come si dice in dialetto sardo, per nome. Tra centri commerciali, industrie, e aerei con Salvatore ho scoperto prati e rivi d’acqua dove non pensavo potessero esistere. Isole verdi in mezzo al cemento, dove le pecore pascolano ogni giorno.