Fotografie di Grazia Pachioli

“Il mio cavallo? Non lo cambierei con nessun’altra bestia a quattro zampe.
Quando gli sono in sella, è come se volassi: sono un falco che galoppa per l’aria insieme a lui. La terra canta, quando lui la tocca.
Il più banale corno del suo zoccolo è più armonioso della piva d’Ermes.”

William Shakespeare

Noemi, ragazza dal cuore d’oro e amante degli animali, a soli 8 anni ha intrapreso la disciplina dell’equitazione.
Appassionata di cavalli, con tanta voglia d’imparare e superare i propri limiti, ha iniziato a frequentare scuole d’ippica per poi partecipare al suo primo Campionato.

Compiuti 19 anni ha ricevuto in dono Happy nell’Agosto 2021.
Entrambe rappresentano il perfetto equilibrio: due cuori e una sola anima.

”Happyland” è un progetto che ha come scopo il dar voce alla passione di Noemi: l’equitazione.

"Ed ecco il campo dove mi alleno: quanti esercizi, quante soddisfazioni, quanti bei momenti, ho passato e passo qua! Per prepararmi ad una gara svolgo un percorso di salti. La mia istruttrice infatti posiziona più ostacoli all’interno del campo e inventa una combinazione che poi eseguo.”
“L’equitazione e lo sport in cui il cavallo considera il cavaliere la sua guida. La difficoltà sta nel tenere il cavallo tra le mani e gambe e creare con quest’ultime una specie di corridoio fuori dal quale il cavallo non può andare. Il giusto assetto di un cavaliere prevede che esso mantenga una postura ben dritta sulla sella, in modo che una linea retta verticale immaginaria possa passare per orecchio, spalla, anca e tallone. I piedi poggiano sulle staffe e i talloni vanno tenuti bassi, ma non esageratamente, altrimenti alterano l’equilibrio centrale del nostro corpo rispetto a quello del cavallo.”
“Un accessorio importante per noi che pratichiamo equitazione è la sella: viene messa al livello del garrese del cavallo ed è composta dagli staffili e dalle staffe. Il cuoio con cui è fatta la sella non deve venire in contatto con il pelo dell’animale perché, a causa dello sfregamento continuo, durante la cavalcata gli provocherebbe dolorose irritazioni. Per questo motivo, sotto ad essa viene messo un gel protettivo sotto il quale viene messo un sottosella. Il sottosella può essere di vari colori ma durante le competizioni deve essere bianco oppure deve riportare il simbolo della squadra sportiva di cui si fa parte.”
“Questo strumento si chiama “nettapiedi” o ”curasnetta” ed è utilizzato per la pulizia dello zoccolo del cavallo. È molto importante pulire i piedi del cavallo sia prima che dopo aver montato, per evitare che marciscano. Dopo la pulizia degli zoccoli viene spalmato un grasso specifico che mantiene sane le unghie del cavallo e che ne aiuta la corretta crescita. Ogni quaranta giorni circa, i ferri del cavallo si consumano e vengono cambiati. Questo lavoro spetta al maniscalco che prima di tutto lima le unghie e poi mette i nuovi ferri.”
“Questo tatuaggio rappresenta la mia più grande passione. È un disegno di un ferro di cavallo e sotto ad esso è presente la mia data di nascita in numeri romani. Ho voluto tatuarmi questi due simboli per due motivi: innanzitutto perché l’equitazione fa e farà parte della mia vita per sempre, e in secondo luogo perché mi rappresenta fin dalla nascita.”
“Ecco io e la mia cavalla Happy: i nostri occhi scuri, e i nostri visi sempre vicini. Lei è la mia vita, la mia felicità e a volte penso che il nome Happy sia proprio un segno del destino perché ogni volta che la vedo sono felice. Amo tutto di lei. Lei è la mia migliore amica, la mia insegnante di vita e la mia compagna di avventure. Ogni giorno mi insegna cose nuove e mi fa vivere emozioni che solo lei è in grado di farmi provare.”