Fotografie di Massimo Barberio
Lontano dai ritratti e dalle storie delle persone
che ho sempre inseguito, ho capito che il
paesaggio ci racconta molto più di noi stessi,
della nostra società, di cosa abbiamo fatto e
dove stiamo andando.
Eremiti e santi caduti, morte e nascita, cemento e
riserve naturali, una riforma che non ha mai
funzionato e i rifugi improvvisati, e poi terra
sterile e la natura che si riprende tutto.
Scoprire infine che c’è polvere solo dove è
passato l’uomo…
Ho scattato foto di paesaggi in un formato strano
e con un obiettivo per ritratti, cercando in ogni
foto di rendere questa sensazione di
spaesamento tra ciò che si vede e cosa c’è, tra il
suolo e la vita alle mie spalle, tra chi siamo e
cosa vorremmo essere, tra cosa abbiamo e cosa
non avremo più, tra la luce e l’aria.