Photo by Chiara Fossati
Testo: Alioscia Bisceglia
Rubrica: Milano Double Standard

Milano da sempre attira talenti, è una città non semplice da vivere ma inclusiva, trasmette un senso d’identità e appartenenza anche a chi non c’è nato o cresciuto, una città che esalta la figura dei singoli ma dove è necessario fare squadra.
Il tema della sfida e la necessità di giocarsela nella vita: abbiamo incontrato quattro profili di ragazze in partita.

 

Queste sono Federica, Angelica, Silvia e Allegra, ci siamo fatti raccontare le loro storie.

FEDERICA CASERIO

Età, professione?
28. Professione: Burro Studio. Un po’ indefinibile, ma potrei dire creativa, art director.

Milano, qual è il tuo senso d’appartenenza a questa città?
Ci sono nata e cresciuta, ma ho iniziato ad amarla davvero solo qualche anno fa, quando ero in università. In quegli anni ho iniziato a viverla e a vederla con gli occhi di chi non era nato qui, dei miei amici fuori sede. Pur essendo la mia città non l’ho sentita “mia” fino ad allora. Milano al primo impatto può sembrare algida, può spaventare un po’, ma quando impari a concederti un po’ di più scopri che lei è sempre stata lì pronta ad offrirti tutto quello che cerchi ed elettrizzata come il tuo migliore compagno di viaggio. Milano è una love story.

SILVIA  TOTARO

Età, professione?
Classe 1991, 27 anni
Freelance Interior designer & Creative director @StudioAttuale

Milano, qual è il tuo senso d’appartenenza a questa città?
Nata a Sondrio, mi sono trasferita a Milano e subito me ne sono innamorata. Nella capitale mondiale del Design non posso che sentirmi parte di questa crescita. E’ una città viva e ricca di eventi, spesso ne prendo parte in qualità di designer, nel mio piccolo sono orgogliosa di essere un tassello di un mosaico in crescita.

ANGELICA SCHIATTI

Età, professione?
30, cantautrice

Milano, qual è il tuo senso d’appartenenza a questa città?
Una schiavitù diventata amore. In passato avevo un rapporto tormentato con questa città, ora le dico grazie di continuo e la sento molto vicina a me. È una città veloce e con una personalità molto precisa ma rispettosa dei tempi e dei valori altrui.

La vita è un gioco e una sfida, la vivi da singola cercando di essere un campione o ti immagini di più in una squadra?
Silvia Totaro:
Credo che la vera ricchezza sia circondarsi sempre di persone con cui potersi misurare e da cui poter imparare; quello che definisco un sano confronto. Scelgo compagni di squadra da stimare, da abbracciare per un “goal” segnato e a cui tendere la mano in caso di difficoltà.

La vita è un gioco e una sfida, la vivi da singola cercando di essere un campione o ti immagini di più in una squadra?
Angelica Schiatti:
Non esiste campione senza una squadra, in qualsiasi cosa si faccia, qualsiasi opera si porti a termine. Il mio lavoro è fatto di passaggi evolutivi/creativi individuali, che senza la squadra giusta rischierebbero di cadere nel vuoto.

ALLEGRA BENINI

Età, professione?
27 anni, Market Editor per L’Officiel Italia e Head of Content Experience L’Officiel Global ( Francia, Italia, USA )

Idealmente quali sono i valori legati alla tua maglia?
Federica Caserio: Chi veste la mia maglia ha passione. La passione muove tutto. Per me è uno dei valori più importanti insieme all’empatia e alla capacità di ascoltare. Questi sono i valori imprescindibili non solo per relazionarsi con le persone, ma anche per mantenersi aperti, ricettivi. E alla fine i rapporti umani sono la base di tutto, l’occasione per ricevere sempre nuovi stimoli, per lasciarsi ispirare, per creare qualcosa di nuovo.

Milano, qual è il tuo senso d’appartenenza a questa città?
Allegra Benini:
Giro tutto il tempo, ma alla fine torno sempre qui.
In più mi sembra di crescere insieme a Milano.La vita è un gioco e una sfida, la vivi da singola cercando di essere un campione o ti immagini di più in una squadra?
Federica Casero:
Sarà la mania di perfezionismo o la necessità di sentirmi autonoma, ma di base direi che nella vita cerco di essere un campione. Anche se nel tempo ho iniziato a pensare che sul podio non ci vanno i vincitori, ma gli obiettivi, ed è lì che il gioco diventa più difficile. In questo momento della mia vita però il lavoro ha un ruolo molto importante e qui invece credo fortemente nella squadra. È importantissimo capire quali sono i punti di forza di ognuno per mettere insieme un team eccellente e poter quindi raggiungere il migliore risultato possibile.Idealmente quali sono i valori legati alla tua maglia?
Silvia Totaro:
Nel lavoro e nella vita, determinazione e il coraggio sono due componenti essenziali grazie alle quali ho ottenuto reali soddisfazioni. Mi piace scoprire fino a dove posso arrivare. L’autostima mi permette di acquisire sicurezza nelle scelte quotidiane.