Tieni il cazzo lontano dalla fotografia

Da due anni fotografo corpi nudi, prevalentemente femminili.

È nato tutto davvero per caso: volevo fare una campagna un po’ differente per il mio brand di abbigliamento. Sui social imperversavano le “alternative model”, modelle non professioniste che scattavano principalmente nudo facendosi pagare. Così pensai che sarebbe stato interessante coinvolgerne alcune della zona e proporre loro degli shooting in cui vestire i capi del mio brand.

Alcune ragazze risposero entusiaste e dopo gli scatti, in cui erano palesemente in imbarazzo poichè non abituate a stare vestite di fronte a una macchina fotografica, mi chiesero di fare qualche scatto anche per loro, che in parole povere consisteva nel fotografarle nude. Così ho imparato ad osservare, a conoscere la persona di fronte a me, a fare in modo che entrambi ci si sentisse a proprio agio e man mano a definire un mio linguaggio, in cui non necessariamente dovessero apparire belle, ma vere.

Oggi vengo contattato direttamente via Instagram. Perché giovani ragazze decidono di scrivere, di presentarsi da sole, spogliarsi e farsi fotografare nude da uno sconosciuto? Quale meccanismo scatta in loro per avere totale fiducia in un estraneo fino a tal punto? Raramente ho scattato con modelle professioniste, quasi sempre ho avuto a che fare con persone comuni: studentesse, commesse, impiegate, madri, mogli con il desiderio di piacersi e di piacere.

Capita di tutto: ragazze minorenni che han cercato di spacciarsi per maggiorenni, qualche scazzo con altri fotografi, con e tra modelle, scazzi tra modelle e altri fotografi, nei quali comunque si finisce coinvolti, tensioni inutili. C’è chi riesce a gestire tutto con incredibile distacco e io un po’ li invidio. Cosa mi ha lasciato esattamente tutto ciò? Tanto vuoto, una quasi totale assenza di fiducia nei confronti del prossimo, gelosia e solitudine. Un fotografo saggio e più esperto di me mi disse “Paolo, l’unica regola è tenere il cazzo lontano dalla fotografia. Se lo fai non avrai mai problemi”. Io l’ho fatto ma i problemi li ho avuti lo stesso.