Milano ti dà, Milano ti toglie | Tiny Idols

Fotografie di Letizia Toscano

Milano ti dà, Milano ti toglie – la nuova rubrica in cui Pier Costantini e Letizia Toscano, incontrano e raccontano alcuni personaggi di Milano. Oggi incontriamo Tiny Idols.

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Milano ancora Milano, perché Milano?

È strano, ma per quanto mi sforzi di fissare un aggettivo o un sentimento o di capire una motivazione per cui io sia qui, non ci riesco. Non lo so, forse perché è semplicemente inevitabile. Come è difficile tirare le somme di questo bellissimo percorso cosi inaspettato, a tratti bizzarro. . Prima c’è stata la notte, una dimensione che fino ad allora per chiari limiti di età non avevo avuto modo di vivere. Erano i primi 2000, frequentavo zona Corso Como, allora centro della nighlife milanese, prima tappa fissa al Casablanca, poi Hollywood. iniziavo ad avere i primi contatti con l’ambiente moda Milano con la foga, ma anche la paura di chi ha sempre e solo vissuto tra la cameretta e la cantina .
Sentivo l’esigenza di continuare ad trasformare la mia immagine, come se questo potesse proteggere il mio modo di essere, la vera parte di me. Continuavo a cambiare taglio colore di capelli, ogni serata creavo vestiti sempre diversi, cercavo accessori sempre più strani, quando non li trovavo, li creavo ovviamente, iniziavo ad avere tutta una serie di conoscenze e giri legati al clubbing, che per me ha rappresentato una vera e propria palestra, sia dal punto di vista relazionale che di costume.
Poi è arrivato il periodo Milano totalmente legato al lavoro, completamente in full immersion con i primi set, le prime sfilate, i re-see in showroom e la mia vera rete di contatti nell’ambiente delle produzioni video e foto. Da lì ho sentito la potenza di una grande trasformazione dentro di me, della felicità che provavo quando riconoscevo una strada a Milano e della percezione di questa città come inevitabile, se vuoi intraprendere questo tipo di percorso.

In questo luogo: dove stanno il tuo cuore, la tua testa, le tue mani?
Sentimenti, azioni, obiettivi 

Il cuore sta in tutti gli incontri, sta nelle persone che vivo in ogni esperienza sia di lavoro che non, tutti contaminano il mio mondo con i loro racconti in qualche modo. Storie positive, negative, non importa. Tutto è determinante per quello che sei oggi, ora.
Milano mi ha arricchita in questo sicuramente e mi ha permesso di trasformare un sentimento di paura, ansia, malinconia, in orgoglio, sicurezza, serenità, attraverso una miriade di esperienze.

Le azioni trasformano i sentimenti, li congedano e li disinnescano, li fanno evolvere e Milano in me ha innescato dei meccanismi continui di profonda metamorfosi che difficilmente in un’altra città sarei riuscita a vivere. Nel bene o nel male, questa è la mia città tanto quanto Verona dove sono cresciuta o il Garda dove sono nata. Parco Forlanini e il laghetto Salesina sono i miei luoghi del cuore: sono la mia piccola oasi di pace, dove vengo a meditare, correre o semplicemente passeggiare. Tucidide invece è il mio grande laboratorio, qui da una decina di anni colleziono tante collaborazioni, di cui molte sfociano in bellissime amicizie. L’obiettivo è sempre quello di far rimanere cuore, mente, testa il più possibile centrate e allineate.

 

Quale sogno hai realizzato qui e quale vuoi realizzare?

Oggi comincio ad essere molto vicino a quello che veramente avrei sempre voluto. La cosa più grande che potessi imparare in questi anni è che sono molto di più di quello che faccio.
Ho vissuto anni con l’illusione di essere un progetto, un video, uno shooting, un qualcosa di tangibile, di fatto autolimitandomi. Anni chiedendo alle persone ‘di cosa ti occupi prima di chiedere come stai. Ora so che c’è molto più. L’idea della vita come sfida è sana solo se si tratta di apportare un reale miglioramento. Ma il concetto di migliore rispetto a cosa sarebbe altrettanto da approfondire. Ho concretizzato in questi anni l’idea di lasciare un segno, di far crescere un progetto che potesse apportare bellezza. Ecco forse questo: realizzare bellezza.

Chiudi gli occhi: qual è il ricordo che qui ti lega?

Tucidide è sicuramente il mio luogo del cuore a Milano, qui vivo e lavoro, creo e vado in evoluzione. È un luogo che mi permette di stare sempre al centro, ma allo stesso tempo di isolarmi, momento fondamentale per la mia essenza. Il rapporto con questa città è sempre stato sul filo data la mia ricerca costante della natura: sono nata in un piccolo paese sul lago e cresciuta in un paese ancora più piccolo in campagna per cui il rapporto con la natura è totale.

Ieri Oggi Domani.
I pro e i contro di essere (diventato o essere) un milanese.

Devo tanto a questa città, anche se lo stesso magnetismo che prima mi faceva correre qui per feste, eventi, sfilate, shooting, concerti, oggi mi porta a tornare a casa dalla mia famiglia. Spesso infatti parto, torno a casa sul lago o in campagna e sento che solo lì, in mezzo al nulla riesco a ricaricarmi davvero.

Ogni tanto torno con l’illusione di riprovare quel sentimento, quella foga, per rendermi subito conto che l’entusiasmo è diverso, più ponderato. È come se fossi molto più consapevole di cosa c’é su quella bilancia, di quanto pesi quella lontananza.
La natura incontaminata, quella sensazione di vuoto in realtà ho scoperto di saperla manipolare bene con alcuni trucchi: ogni tanto chiudo gli occhi, respiro un po’ e riparto.