Gli Azzurri a Brooklyn

Fotografie di Francesca Bergamini

10 luglio 2021, New York. “Parli italiano?”, mi chiede la proprietaria del negozio “Italian Records – Profumi e articoli da regalo importati”, sulla diciottesima Avenue, nel quartiere italo-americano di Bensonhurst, conosciuto come “la Little Italy” di Brooklyn. Rita Conte, questo il suo nome, è originaria di Ponza, e dopo 50 anni vissuti negli USA, si rivolge ancora in italiano a tutti quelli che entrano nel suo negozio, ora gestito dai due figli. Il negozio sembra un museo di cimeli degli anni ‘80 e ‘90, ma oggi, tra i classici articoli in vendita, spuntano magliette, cappellini

da baseball, sciarpe e palloni da calcio con la scritta “Forza Azzurri”. Domani, infatti, si giocherà la finale di campionato europeo Italia vs Inghilterra. Per l’occasione, la diciottesima strada verrà chiusa al traffico, come spiega il proprietario del Caffe Sportivo, mentre i suoi dipendenti cercano con grande difficolta di appendere una bandiera dell’Italia larga quanto la facciata dell’intero edificio. Ludovico, originario di Napoli e dirigente del più vecchio club di Calcio di New York, “The Brooklyn Italians Soccer Club” (fondato nel 1949), si ricorda di quando, negli anni ‘50 e ‘60, attività commerciali italiane occupavano la maggior parte degli edifici sulla diciottesima Avenue. Nel 2021 se ne contano un quarto. Continuando a camminare, si arriva alla pasticceria siciliana “Viallabate Alba”, seguita dal ristorante “Il Colosseo”, dove ho prenotato un tavolo, così come altre cento persone che hanno avuto la mia stessa idea. Il proprietario de “Il Colosseo” è lo stesso del “Bar Sorrento”, alla fine dell’isolato, dove prenderò il digestivo di fine pasto.

Trovarmi a Bensonhurst, a vedere la partita, sarà per me come essere in Italia.

11 luglio 2021, New York. Gli azzurri sono campioni d’Europa, ma non e’ stato come essere in Italia. In Italia non avrei sentito urlare “Miss it, miss it – sbaglialo, sbaglialo”, per augurare all’avversario di sbagliare il rigore. E non avrei sentito urlare “U – S – A, U – S -A”, nel mezzo della partita, e tantomeno avrei visto un tifoso sventolare la bandiera con scritto “Trump”. Ma si sa, e’ ancora molto difficile tenere la politica fuori dagli stadi. Forza Azzurri.