Fiori e Cemento

Fotografie di Marco Mezzani

 


 

Il mio vecchio studio fotografico si trova in Via dei Tulipani, una traversa residenziale del quartiere Lorenteggio-Giambellino, sud-ovest di Milano.
Il complesso urbano, edificato all’inizio degli anni Sessanta, è immerso in un triangolo di vie “floreali” dove Gerani, Ortensie, Primule, Gelsomini e Tulipani si uniscono a formare un vero e proprio giardino di fiori e cemento, esteso in tutto il quartiere.
Il perimetro è interessato dai nuovi lavori della linea metropolitana M4. Muri di plastica del cantiere, dipinti dai graffiti, creano un corridoio che si snoda tra le vie, sopra i marciapiedi e tra gli alberi.
All’interno di un vecchio palazzo fra piccole abitazioni e indefinite ville a schiera, due amabili settantenni gestiscono un antico laboratorio di stampa.

Il servizio ritrae via delle Rose e via dei Garofani. Piante colorate, alberi imponenti, statuette di marmo, tetti colorati, orti angusti, antenne paraboliche, tapparelle sbiadite, serrande arrugginite, telecamere e animali domestici.
I residenti del posto – famiglie di milanesi d’un pezzo e immigrati del Sud, nonni ieratici e figli curiosi – si sono aperti descrivendomi la zona prima dell’abuso edilizio degli anni Sessanta e Settanta. Mi hanno raccontato storie di aperta campagna, di nebbia fitta e silenzio immacolato. Persone che abitano da decenni nel solito posto, sulla stessa via, in questi edifici così distanti dalla nuova architettura ipermoderna di Milano.
Malgrado le costruzioni di cemento fra strade deserte, questo quartiere con le sue case e le sue persone esprime un’identità autentica di Milano, allora periferica, oggi inglobata nel urbano. Rapita dal correre veloce del tempo.