Superba desolazione

Fotografie di Camillo Pasquarelli

 


 

Quando il governo italiano ha imposto il lockdown per prevenire la diffusione della pandemia di Covid-19, mi sono ritrovato bloccato a Genova, una delle province con l’età media più alta d’Italia, e quindi ad alto rischio vista la crudeltà anagrafica del virus.
Una città che non conoscevo granché. Un luogo che ho finito per esplorare nella sua straordinaria desolazione. Il vuoto della città ha amplificato il suo trionfale e affascinante passato. Per secoli Genova, la Superba, e il suo porto hanno avuto un ruolo centrale nella storia della regione mediterranea, ma da decenni ormai sono vittime di una profonda crisi economica e d’identità. All’inizio ero scettico riguardo il tentativo di ritrarre un’esperienza collettiva con un approccio oggettivo e didascalico. Ma poi, mentre vagavo per gli stretti vicoli del centro antico di Genova, mi sono reso conto che l’unico modo per trasmettere quella scoraggiante atmosfera di quiete e sospensione, dovevo lasciare che le sensazioni prendessero il sopravvento e mi guidassero durante quelle solitarie camminate e casuali incontri.