Fotografie di Andrea Martino
Caveat: una parola latina che suona come un avvertimento, “stia in guardia”. È il titolo di una serie fotografica che esplora le cave del Vallone di San Rocco a Napoli, un tesoro nascosto e in pericolo, una sfida per l’occhio e la memoria. Da queste cave è cresciuta Napoli, che ha usato il tufo per le sue costruzioni, e che ha attribuito alle cave anche altri usi: rifugio, luogo di lavoro, deposito, discarica. Oggi queste cave sono coperte da una giungla urbana che ospita una biodiversità straordinaria, ma che lascia una ferita aperta nella roccia e nella storia.
La serie fotografica cerca di restituire un “ritratto”, presentando le cave del Vallone di San Rocco come un sistema di stanze urbane, ovvero un sistema che possiede una sua logica, una sua geometria, una sua estetica, ma che è rimasto invisibile e inaccessibile per molto tempo e che ora si propone alla scoperta e alla valorizzazione.