Fotografie di Matteo Andrea Petrelli
Ai margini sudoccidentali della città di Catania, sopra un cielo tormentato dagli aerei, dietro un fatiscente ufficio postale si trova il Palanitta : un palazzetto dello sport il cui orario d’apertura è soggetto agli umori dei custodi. Oltre la porta in metallo un cono di luce si allunga affatica sul corridoio. Salendo le scale si odono i primi gemiti di questa storia. Le urla di uomo si mischiano al tonfo di un sacco preso a pugni. Siamo a Librino, l’enorme “dormitorio” di cemento pensato da un architetto giapponese. L’idea? Una città nella città. La realtà? Un agglomerato straripante di grattacieli bianchi in disfacimento, centri scommessa, parrucchieri e corriere della droga. Tuttavia nei giorni migliori, tra le insenature di cemento rischiara in lontananza il mediterraneo, ed è sempre bello accorgersene. Dietro quei muri in disfacimento c’è una contraddittoria dolcezza.
Nati nella parte sbagliata della città, nei luoghi abbandonati della Repubblica, dei ragazzi tirano pugni, e vecchio li lascia fare.
Una famiglia nella periferia di Catania
Pugile nel salotto
Fine incontro
Visita medica prima dell’incontro
Fase pre-incontro
Pugile ferito durante l’incontro
Spogliatoio femminile post allenamento
Un pugile con un tatuaggio che riprende lui e il figlio
Fase di preparazione : perdere peso
Il mister della palestra
Pugile nella periferia di Catania
Skyline di Librino
Sangue sul ring
Ritratto post allenamento
Guardiano della palestra
Ritratto giovane pugile a fine incontro
Doccia post incontro
Pugile di periferia nella palestra in garage
Un pugile cacciatore che indossa la pelle come mantello