Fotografie di Matias Biglieri
Questo è un viaggio a ritroso a quel periodo precario che sono stati i miei vent’anni, anni di formazione ma anche di sofferenza. Da una parte avere tutta la vita davanti, dall’altra l’essere cresciuto in un paese straniero che ora mi chiedeva il conto.
L’assenza di documenti prima, e l’annosa trafila per regolarizzarsi poi; la mancanza di sicurezze nel lavoro e l’assenza di futuro. Proprio come in quei testi urlati che iniziavo ad ascoltare nelle cuffie da solo, e successivamente insieme ai miei amici, mentre attraversavamo lo spazio alla ricerca di un posto dove stare.
Questo è il mio viaggio sulla luna o semplicemente il diario di come il punk ha salvato i miei vent’anni.