Fotografie di The Sartorialist
Di cosa sono fatte le città?
Sono fatte di persone, di incontri, di inaspettate scoperte, che ci portano a guardarle e forse, ad un certo punto a comprenderle.
Le città non sono mai uguali a loro stesse, cambiano continuamente a seconda di chi le abita, degli accadimenti, degli eventi, delle manifestazioni, ma anche in virtù di quella che è la trasformazione urbanistica che una città vive, di come gli spazi cambiano, e quindi a seconda delle attività economiche, dei cambiamenti tecnologici, delle espressioni culturali e oggi anche delle politiche di sostenibilità ambientale.Possiamo dire che una città ogni giorno sia diversa al giorno prima.Scott Shumann diventa quindi il perfetto osservatore esterno, con uno sguardo fresco e senza condizionamenti si avventura nelle strade di Milano alla ricerca di quindici interpreti nel tentativo di rappresentare la città nel presente.Quindici persone, quindici momenti, quindici ritratti di una città e dei suoi abitanti.Durante questi incontri i Scott non cerca di entrare in intimità con i soggetti da scattare, è attratto dal mistero delle cose nascoste, non vuole entrare nelle loro vite.
Vuole tenere accesa la curiosità, ed è proprio questa l’elemento di connessione tra lui, loro, e noi in questo momento.
La curiosità diventa il motivo per cui quotidianamente possiamo riscoprire la nostra città e vederla con occhi nuovi.La mostra si svolge presso lo store di Aspesi a San Babila, nel cuore della città. Lo spazio diventa così non solo un luogo di esposizione, ma anche un osservatorio centrale della città. La posizione strategica e l’architettura, costruita intorno ad una suggestiva scalinata esagonale e al suo lucernario, guidano i visitatori attraverso un percorso di scoperta e di connessione con l’ambiente circostante.Attraverso questa panoramica, questo paesaggio umano, entriamo in contatto con quindici persone che chiamano Milano casa.
Sono fatte di persone, di incontri, di inaspettate scoperte, che ci portano a guardarle e forse, ad un certo punto a comprenderle.
Le città non sono mai uguali a loro stesse, cambiano continuamente a seconda di chi le abita, degli accadimenti, degli eventi, delle manifestazioni, ma anche in virtù di quella che è la trasformazione urbanistica che una città vive, di come gli spazi cambiano, e quindi a seconda delle attività economiche, dei cambiamenti tecnologici, delle espressioni culturali e oggi anche delle politiche di sostenibilità ambientale.Possiamo dire che una città ogni giorno sia diversa al giorno prima.Scott Shumann diventa quindi il perfetto osservatore esterno, con uno sguardo fresco e senza condizionamenti si avventura nelle strade di Milano alla ricerca di quindici interpreti nel tentativo di rappresentare la città nel presente.Quindici persone, quindici momenti, quindici ritratti di una città e dei suoi abitanti.Durante questi incontri i Scott non cerca di entrare in intimità con i soggetti da scattare, è attratto dal mistero delle cose nascoste, non vuole entrare nelle loro vite.
Vuole tenere accesa la curiosità, ed è proprio questa l’elemento di connessione tra lui, loro, e noi in questo momento.
La curiosità diventa il motivo per cui quotidianamente possiamo riscoprire la nostra città e vederla con occhi nuovi.La mostra si svolge presso lo store di Aspesi a San Babila, nel cuore della città. Lo spazio diventa così non solo un luogo di esposizione, ma anche un osservatorio centrale della città. La posizione strategica e l’architettura, costruita intorno ad una suggestiva scalinata esagonale e al suo lucernario, guidano i visitatori attraverso un percorso di scoperta e di connessione con l’ambiente circostante.Attraverso questa panoramica, questo paesaggio umano, entriamo in contatto con quindici persone che chiamano Milano casa.














