Photo by Mauro Maglione
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Milano, 37 Aprile 2019 Siete mai stati all’inferno?
Era il 37 di Aprile quando Dino Buzzati raggiunge i lavori della Metropolitana Cadorna, dove aveva ricevuto un incarico molto prestigioso dal suo direttore editoriale. Non sapendo che lì, nella metropolitana di Milano, avrebbe fatto una scoperta sconvolgente. Infatti aveva trovato niente di meno che la porta dell’inferno.
E dunque, com’è fatto l’inferno? Di cosa si compone?
Queste erano le domande che Dino si pose prima di addentrarsi. Una volta lì fece una scoperta stupefacente, che solo la sua brillante mente poteva immaginare. Lui all’inferno vi era già stato. Vide che la gente era sola, abbandonata a se stessa, al traffico della città. Vide gli anziani gettati come carne da macello che più non servivano alla società. Vide le persone stressate dalla meticolosa vita cittadina, nel traffico delle strade, alienate dal proprio lavoro. Fogli bianchi lasciati sui tavoli da lavoro, nulli, privi di esistenza. Tutto era deciso da una centrale di comando, da dove le diavolesse stabilivano le sorti del mondo.
Caro lettore sei sicuro di non esserci già stato anche tu all’inferno?
Buzzati scoprì che i temibili inferi altro non erano che lo specchio del mondo terreno. Quello in cui abitiamo tutti, fatto di macchine, odori acri, routine, solitudine, neon.
Non c’è giudizio o redenzione in questo progetto, ma una lucida consapevolezza visiva della realtà o dell’inferno?
Entrambe, visto che per Dino Buzzati sono la stessa cosa.
Testo: Caterina De Sanctis
Styling: Michele Previsani
MakeUp&Hair: Greta Ceccotti
Cesare Picco interpreta Dino Buzzati
Grazie a: Dea Carcano, Daphne Falchi, Barbara Martire, Francesco Olivetti, Gianluca Tamantini e Allegra.