Reckless. Powerful. Youth.

Photo by Alessandro Vullo

Usciti dall’adolescenza, o non ancora, li ho visti sfrecciare alla conquista dei loro sogni.
Belli, di una bellezza vergine e distorta. La loro bussola è l’istinto, il loro linguaggio le emozioni.

Le loro emozioni bucano l’immagine. L’immagine che torna, torna sempre, l’immagine è tutto. Unisce come un bacio, l’immagine, e disintegra come la luce che entra per sbaglio e brucia la mia pellicola.

Bruciare, vivere. Ogni cosa.
Li ho conosciuti un mattino d’estate, e da allora li ho seguiti, balzando dalla realtà all’utopia alla realtà ancora, tra regole che si fanno relative e identità in continuo mutamento.
Tra le loro individualità che brillano nel macrocosmo sfavillante del gruppo. Cercando di catturare quella bellezza, quel desiderio quella dissoluzione quel tutto subito.
Quella mirabolante giovinezza tesa tra la loro intimità e le loro pose.
In una Milano che elargisce e costringe, li ho visti prendersi tutto ciò che hanno.
Incazzati, come Tom Tom / Jeremy Davies. La tenerezza che si alterna a un’ambigua ferocia. Sognatori, ma disincantati. Intrisi di candore, che si crogiolano nell’aria malata.
Continuerò a seguirli, ancora, ancora un poco. Nel loro divenire.
Questi guerrieri vanesi e determinati, questi ragazzi.

Testo:
Alessandro Vullo
Lulù Withheld