Fotografie di Giorgio Di Maio
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Il mio amore per le donne lo devo alla nascita di mia figlia.
Non che prima non le amassi, ma se l’amore si manifesta nella capacità di immedesimazione nella persona amata, comprendendola per adoperarsi a darle tutto ciò che desidera e di cui ha bisogno, allora la nascita di una figlia è un evento fortunato che può migliorare l’essere dell’uomo maschio.
Da quando è nata mia figlia è come se una parte di donna fosse entrato in me, cosìcché ho progressivamente smesso di far valere le mie esigenze di uomo/maschio nel rapporto con l’uomo/femmina. Semmai ho iniziato a focalizzare tutte le agevolazioni che la società attuale concede al mio essere maschio e quanto invece fosse più difficoltoso, per l’esser femmina, vivere con uguale libertà, esprimere la propria naturalità, perseguire le proprie aspirazioni.
Questa mia metamorfosi non ha annullato ovviamente l’altro mio amore per la donna, quello attratto dalla bellezza che il mondo femmineo dona alla vita, con la sua grazia, la sua delicatezza e nello stesso tempo, per l’erotismo indotto dalle sue seducenti forme fisiche.
Il mio lavoro Feminine nasce da questa miscellanea di sentimenti verso la donna: vuole sia rappresentare un omaggio alla indispensabile e inebriante presenza femminile nel circuito vitale, e sia affermare la rilevante presenza di interesse nel mio pensiero intellettuale e artistico costituito dall’impegno per il miglioramento della condizione femminile verso una realizzata parità.
Le foto sono state tutte realizzate a Milano, città che ho iniziato a frequentare a partire dal febbraio del 2014 quando ho preso la folle decisione di stravolgere la mia vita per provare a darle un senso sociale attraverso la fotografia. Nelle mie lunghe passeggiate formative, nel sentirmi inizialmente solo e un po’ emigrante nel capoluogo lombardo, trovavo ogni tanto un ristoro nelle visioni di queste immagini femminili, come se fossero angeli custodi che mi accompagnavo, stimolandomi a proseguire. E così, ho preso a fotografarle.