Fotografie di Erika Baini
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Prima che accada una tragedia tutto sembra persistere in uno stato di quiete. Poi un boato improvviso nel ventre di una domenica pomeriggio. C’è chi racconta, incredulo, di aver visto un velivolo in fiamme in picchiata verticale schiantarsi su una palazzina della metro di San Donato milanese e una nuvola di fumo innalzarsi come un’oscura presenza. Quel che era non è più. Il giorno dopo è un fantasma che si trascina lento nel grigiore di un lunedì d’ottobre la cui effigie lascia nell’aria umida l’odore di metallo bruciato misto a quello di corpi sui quali nessuno potrà piangere il proprio dolore. Ogni accesso è vietato. I giornalisti corrono presso le forze dell’ordine in cerca dell’ultima nuova. Si cerca e si indaga a onor di verità. Poi una bomba d’acqua si abbatte sui lividi della carcassa della palazzina. Forse è l’ora di quelle lacrime che laveranno via un po’ di morte.