Fotografie di Terry Manfrin e Riccardo Ciriello 

Ci sono occorsi 14 anni di fotografia per poter dire di aver scovato e raccontato l’anima di questa strada e i legami col territorio che attraversa. Dal 2008 al 2022 abbiamo viaggiato sulla strada Romea, tra Ravenna e Venezia, trasformando il mezzo fotografico in uno strumento di indagine, tra quotidianità e paesaggio, tra reportage e street photography.

Una delle strade più pericolose d’Italia diventa, dopo i nostri sguardi, una compagna di vita per le genti di questo tratto di Adriatico, ora violentato dal traffico commerciale che, dall’est Europa, sprofonda nello Stivale.

La Statale 309 Romea è un importante pezzo di storia di questa terra. Ne ha seguito le vicende umane e geografiche, strettamente collegate ai fiumi, alle lagune, al mare e alle terre emerse, mutevoli nel corso dei secoli. Nato come percorso d’acqua in epoca etrusca, diventa poi sentiero di sabbia dalle alterne fortune. Battuto dai Romani, dai pellegrini del medioevo che lasceranno traccia del loro passaggio nel nome di questa strada, fino a diventare strada del sale tra Serenissima e Comacchio. Un percorso riscoperto e ammodernato nel ‘900 e che ha collegato le popolazioni di Chioggia, di Comacchio e del Dalta del Po alla modernità della patria.

Stando sempre a bordo di veicoli, inseguendo un moderno neorealismo fotografico, abbiamo indagato la Romea ed il suo paesaggio, arrivando a pubblicare un progetto fotografico che getta uno sguardo inedito, ruvido ma reale, sulla strada più famosa del Nord Est.