In collaborazione con TED circle
Fotografie di Simone Miglio
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La pandemia ci ha colpiti come un pugno in un occhio. E adesso, che piano piano iniziamo a rialzarci, ci siamo chiesti: da dove ricominciamo? Come possiamo partecipare, come metterci in gioco per capire punti di vista e prospettive?
Il progetto di Perimetro nasce proprio da questo, dal bisogno di riconnessione con le città. In un momento storico in cui la gente sembra essere assorbita da un sentimento di alienazione,
Perimetro vuole raccontare il territorio urbano. Lo spazio che racchiude i nostri interessi, le persone che li alimentano, gli episodi, le intenzioni che continuamente nascono e si mostrano a noi. La nostra community e tutto quello che le gravita attorno.
TED Circle è un’occasione di straordinario stimolo per riflettere su quanto riguarda la città. Riprende il concetto tradizionale del TED e lo amplifica: non un solo relatore, ma più persone che si confrontano su un tema dopo la visione di un video TED. Perché la cosa interessante è quello che avviene dopo che uno speaker ha parlato: le persone iniziano a discutere, iniziano a confrontarsi e riflettere su quanto visto.
Abbiamo scelto portatori di idee, di storie, per iniziare questo dialogo. La prima puntata ha visto la partecipazione di Alioscia Bisceglia, Silvio Anderloni (Direttore del centro di forestazione italiana e animatore del Bosco in Città), Paolo Morerio (Presidente Fondazione Vismara), Giacomo Prennushi, Pippi Ranci (ex presidente A2A), Sarah Brizzolara (attivista) e l’assessore Gabriele Rabaiotti sotto la moderazione di TEDxMilano. Il tema era AMBIENTE ED ENERGIA.
Partendo dal video di Carlos Moreno, tre giri di tavolo da 3 minuti ciascuno hanno permesso ai relatori di concentrarsi su domande specifiche e di riflettere sulle tematiche che riguardano la città.
Ne sono emersi spunti estremamente interessanti:
La possibilità di un’estensione dello spazio pubblico e del superamento del parco oltre i suoi confini, per esempio. La creazione, di conseguenza, di uno spazio nuovo che chiami in causa i suoi cittadini, che li coinvolga attivamente nella cura della città e non ragioni solo più per appalti assistiti.
Una maggiore sensibilizzazione al tema del risparmio, poi, che andrebbe misurata e comunicata. La riduzione del consumo è una prima forma di sostenibilità che sarebbe utile poter rendicontare.
Riflettere, infine, sulla necessità di dare respiro a un laboratorio culturale e di coinvolgere i giovani al tema dell’ambiente e dell’energia attraverso musica, teatri, musei. Impegnarsi insieme per una dimensione dei saperi messi al lavoro in un luogo dove anche lo scambio possa diventare più facile.