Fotografie di Marco Serventi
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L’accesso agli spazi verdi è da sempre un importante indicatore della qualità della vita nelle grandi aree metropolitane. Questo sta diventando ancora più rilevante di fronte alla tendenza globale verso l’urbanizzazione (oggi oltre 3 miliardi di persone vivono in aree urbane, un numero in rapida crescita). A New York, una città di 8 milioni di abitanti dove l’accesso agli spazi verdi è da sempre limitato e soggetto a forti disuguaglianze, ho notato una ricerca condivisa di una connessione più profonda con gli elementi naturali. In una realtà frenetica, digitale, e spesso disconnessa dalla terra, molti abitanti trovano nei parchi cittadini un momento di respiro, di sollievo. Documentando momenti e incontri fortuiti nei parchi e giardini pubblici di questa metropoli, le fotografie nella serie Sanctuary rivelano come per molti newyorkesi – indipendentemente dall’età, origine o classe sociale – questi spazi non sono soltanto luoghi di svago, ma posti di esplorazione interiore, di ritrovamento spirituale, di comunione con gli altri e con sé stessi.
Prospect Park, Brooklyn
Crotona Park, Bronx
Prospect Park, Brooklyn
Pelham Bay Park, Bronx
Prospect Park, Brooklyn
Prospect Park, Brooklyn
Highland Park, Brooklyn
Tompkins Square Park, Manhattan
Sunset Park, Brooklyn
Seward Park, Manhattan
Central Park, Manhattan
Forest Park, Queens
Crotona Park, Bronx
Prospect Park, Brooklyn
Prospect Park, Brooklyn